Carburante, condizioni di oggi diverse dal taglio accise Draghi

Carburante, condizioni di oggi diverse dal taglio accise Draghi

Draghi aveva tagliato le accise sul carburante quando questo superava i 2 euro al litro, ora le condizioni sono diverse.

Durante il question time al Senato sul caro carburante, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti mette a confronto il taglio sulle accise del governo Draghi con le decisioni del governo Meloni, sulla base di condizioni molto diverse. L’attuale esecutivo ha deciso di “intervenire con misure normative volte a migliorare la trasparenza dei prezzi e ad evitare speculazioni”.

Giancarlo Giorgetti

Contrastare la speculazione

La riduzione delle accise sui carburanti del governo Draghi è stata adottata “quando il loro prezzo aveva superato i 2 euro al litro (toccando i 2,184 euro per la benzina) e si concludevano nel mese di novembre. Condizioni queste di prezzo molto diverse da quelle attuali”.

Il governo Meloni, invece, mira alla trasparenza dei prezzi senza speculazioni intervenendo con nuove norme. Nel Def 2023 sarà definito il quadro macroeconomico e di finanza pubblica, considerando tutti i fattori di rischio legati alla guerra in atto e prevedendo ulteriori misure temporanee per il caro energia.

Giorgetti precisa che “il Governo ha incaricato la Guardia di finanza di proseguire nell’azione di contrasto agli illeciti nel settore, anche con riferimento alle frodi che determinano danni al gettito erariale e ai tanti imprenditori onesti che si trovano a fronteggiare una concorrenza sleale”. Il governo quindi ha introdotto specifiche disposizioni che mirano a contrastare la speculazione sia sui prezzi dei carburanti, che sui prodotti di largo consumo.

Inflazione

Per quanto riguarda l’inflazione, a dicembre ha iniziato a decelerare rispetto a novembre, anche sui beni alimentari ed energetici. In particolare, “i recenti prezzi a termine prospettano una riduzione del prezzo medio per il 2023 rispetto al 2022 di circa il 40 % per il gas e l’energia e del 20 % per il petrolio. I primi effetti si sono avuti già sulla bolletta elettrica del primo trimestre 2023 per i clienti a maggior tutela con una riduzione del 19,5 % rispetto al trimestre precedente”.

Ma questo fenomeno interessa l’intera Europa, per cui il Governo italiano ritiene indispensabile il coinvolgimento dell’Unione europea partecipando attivamente ai negoziati, gli stessi che hanno portato alla introduzione del tetto al prezzo del gas.

Il governo monitorerà dunque i livelli dei prezzi per verificare che il loro andamento sia coerente con quello dell’offerta. Quindi, controllare se sia determinato “da shock esterni o se sia, invece, determinato da comportamenti speculativi e di scarsa trasparenza degli operatori nazionali”.