In vigore da oggi il decreto legge che prevede il contrasto degli aumenti dei prezzi causati dal conflitto in Ucraina.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale parte da oggi il decreto legge “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” che prevede la riduzione dell’accisa sul carburante. Il decreto “Ucraina Bis”, come è stato chiamato perché conseguenza del conflitto in Ucraina, contiene una serie di provvedimenti. Fa parte di questo decreto d’emergenza anche la tassa sugli extraprofitti delle società energetiche. Ma prevede anche il rafforzamento dei poteri speciali del golden power per il settore delle telecomunicazioni, le norme per potenziare la capacità di accoglienza dei profughi alle misure per il sostegno delle imprese, delle attività produttive e del lavoro.
La misura più attesa sia per privati che per aziende è il taglio dell’accisa sui carburanti. Molti scioperi erano stati indetti e organizzati a causa del prezzo del carburante alle stelle: autotrasportatori, pescherecci mettendo in crisi il sistema di approvvigionamento. Per i cittadini è raddoppiata la spesa del carburante diventando un serio problema per chi utilizza l’automobile per andare a lavoro. Il taglio previsto dal decreto sarà di circa 25 centesimi al litro il calo del prezzo al dettaglio. La riduzione avrà la durata di 30 giorni. Ma il decreto prevede che fino al 31 dicembre di quest’anno le aliquote di questi tributi potranno essere rideterminate con solo un provvedimento ministeriale.
Carburante e buoni benzina: cosa prevede il decreto legge
Nel decreto è prevista anche la tassa del 10% sugli extraprofitti delle società energetiche. Si applicherà per il solo 2022. Dovrà essere pagata da tutta la filiera del settore energetico: dalle società che producono, importano e vendono prodotti petroliferi, gas o elettricità. Per quanto riguarda il contributo solidaristico straordinario” si calcolerà sull’incremento del saldo tra le operazioni ai fini Iva tra il periodo 1 ottobre 2021-30 marzo 2022 e 1 ottobre 2020 e 31 marzo 2021. Il decreto legge inoltre prevede anche una norma finalizzata ad aiutare i lavoratori che usano mezzi propri per arrivare sul luogo di lavoro. Arrivano i buoni benzina, fino a 200 euro, che i datori di lavoro daranno ai propri dipendenti non concorreranno al reddito, quindi non saranno tassati.