Per le macchine di media cilindrata, fare il pieno di benzina vorrà dire spendere 6 euro in più dell’anno precedente.
“Il 2022 si è chiuso con un rialzo dei listini e il 2023 si è aperto con l’aumento delle accise su benzina, gasolio e Gpl, tornate al livello normale del 21 marzo 2022. Anche le quotazioni dei prodotti raffinati hanno chiuso l’anno con un aumento, il terzo consecutivo”, spiega il quotidiano Staffetta. Dopo la decisione dell’esecutivo di non prorogare lo sconto sulle accise, il costo del carburante aumenta di 20 centesimi al litro.
Nuovo anno nuovi aumenti. Nel 2023 il prezzo del carburante sale di 20 centesimi in più al litro, ma come mai? Dopo il taglio sulle accise partito a marzo scorso con il governo Draghi, con la fine dell’anno il nuovo esecutivo ha deciso di non prorogare lo sconto, facendo tornare l’Iva sul prezzo della benzina. Così, con lo scoccar del nuovo anno, il listino prezzi del barile si rinnova e registra un lieve aumento.
I costi per gli automobilisti
Le accise sul carburante sono tornate agli standard del 21 marzo 2022. Ovviamente se vogliamo fare i conti nelle tasche degli italiani, bisogna tenere cnto anche del tipo di vettura. Ad esempio, se si vuol fare un pieno di 30 litri a una macchina di media cilindrata, significa subire un aumento di quasi 6 euro di spesa.
L’aumento delle accise partito ieri è di un +15 cent/litro su benzina e gasolio, e +2,8 cent/litro sul Gpl. Con l’aggiunta dell’Iva, i costi arrivano a 18,3 cent/litro su benzina e gasolio e 4,3 cent/litro sul Gpl. La benzina self service sale in media a 1,732 euro/litro, per il diesel 1,794euro/litro. Il servito invece, sale a 1,891 euro/litro per la benzina, il diesel a 1,953euro/litro. Il Gpl servito a 0,780 euro/litro.