Analisi aggiornata sugli ultimi prezzi dei carburanti in Italia: benzina self service a 1,734 €/l, diesel a 1,667 €/l, GPL, metano e GNL.
Nel panorama attuale dei prezzi dei carburanti, emerge un andamento curioso: mentre le quotazioni internazionali di benzina e diesel segnano nuovi rialzi, i prezzi alla pompa in Italia continuano a calare. Secondo l’ultima rilevazione di Staffetta Quotidiana, effettuata ieri alle ore 8 su circa 18mila impianti e in collaborazione con l’Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le medie nazionali mostrano una diminuzione generalizzata, con cali più marcati soprattutto per la benzina self service, attestata a 1,734 euro al litro, in discesa di quattro millesimi rispetto ai giorni precedenti. Come riportato da ansa.it
Il prezzo del diesel self service è sceso a 1,667 euro al litro, con una riduzione di due millesimi. Anche le versioni servite di benzina e gasolio hanno registrato ribassi simili, con la benzina a 1,875 euro al litro e il diesel a 1,807 euro. Il GPL servito cala a 0,705 euro al litro, mentre il metano servito è a quota 1,441 euro al chilogrammo. L’unico aumento si registra per il GNL, che sale leggermente a 1,277 euro al chilogrammo.

Prezzi dei carburanti in autostrada: differenze ancora marcate
Se ci si sposta sulla rete autostradale, i prezzi si confermano più elevati. La benzina self service viene venduta a 1,830 euro al litro, mentre la versione servita raggiunge i 2,095 euro. Il diesel segue un trend simile, con 1,778 euro al litro per il self service e 2,047 per il servito. Anche GPL, metano e GNL risultano più cari rispetto alla rete urbana, ma con variazioni più contenute.
Quotazioni in salita ma prezzi in calo: le ragioni dietro la discrepanza
Il calo dei prezzi alla pompa, nonostante il quarto aumento consecutivo del diesel e il terzo della benzina a livello internazionale, può essere attribuito a diversi fattori. Le compagnie non hanno ancora aggiornato i prezzi consigliati, mantenendo una certa prudenza nell’adeguamento delle tariffe. Inoltre, la concorrenza tra gestori, soprattutto tra pompe bianche e grandi distributori, ha favorito una politica di contenimento dei prezzi per attrarre più clienti durante il fine settimana. Anche la disponibilità di scorte acquistate precedentemente a prezzi inferiori contribuisce a mantenere bassi i costi alla pompa.
Questa fase potrebbe però essere solo temporanea. Se le quotazioni internazionali dovessero continuare a crescere, è plausibile attendersi un successivo rialzo dei prezzi anche alla pompa. Per ora, gli automobilisti possono beneficiare di un momento favorevole, prestando attenzione alle offerte locali e scegliendo con cura il distributore più conveniente.