Carburanti, Meloni: taglio accise giusto ma non ora

Carburanti, Meloni: taglio accise giusto ma non ora

La premier Giorgia Meloni interviene sulla questione del caro carburante con un video sui social per difendere le scelte fatte.

La questione del caro carburante è centrale in questi giorni. Con l’inizio del nuovo anno i prezzi sono schizzati alle stelle. Il governo, nella manovra finanziaria per il 2023, ha deciso di non prorogare il taglio delle accise sui carburanti per questo i prezzi sono saliti. Ma secondo l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni non è solo colpa delle accise bensì è in atto una speculazione. I petrolieri si difendono mentre le opposizioni accusano le scelte del governo.

Intanto, il governo con la Guardia di Finanza e l’Antitrust sta verificando i prezzi e ha emanato il decreto trasparenza per controllare eventuali speculazioni. Per fare chiarezza sull’argomento, la premier ha deciso di parlare ai cittadini attraverso un video sui social, nella rubrica Gli Appunti di Giorgia. La presidente del Consiglio parte dal video che sta girando da settimane risalente al 2019 in cui lei critica le accise, precisando che appunto risale al 2019 e non a quest’ultima campagna elettorale.

Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Il taglio delle accise costa troppo

“Sono ancora convinta che sarebbe ottima cosa tagliare le accise sulla benzina, il punto è che si fanno i conti con la realtà con la quale ci si misura” dice Meloni. “Dal 2019 ad oggi il mondo intorno a noi è cambiato e purtroppo stiamo affrontando una situazione emergenziale su diversi fronti che ci impone di fare alcune scelte” spiega la premier. Giorgia Meloni precisa che non ha promesso in questa campagna elettorale un taglio sulla benzina perché consapevole della situazione.

Inoltre, la premier spera di poter fare un taglio strutturale, e non temporaneo, sulle accise in futuro. Ma ora ha deciso di non prorogare questa misura che, ricorda, “costa mediamente un miliardo al mese, 10 miliardi l’anno”. Ed elenca tutte le misure a cui il governo avrebbe dovuto rinunciare a fare se avesse impiegato questi soldi nel taglio delle accise. “Si poteva fare solo togliendo risorse da altre misure previste in manovra come il taglio del costo sul lavoro, come l’aumento del 50% dell’assegno unico per famiglie con figli fino al primo anno di età e la decontribuzione” spiega la premier nella diretta.

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