Sono 7 i detenuti evasi dal carcere minorile Beccaria di Milano, un istituto penitenziario con evidenti problemi.
Secondo quanto riferito, i detenuti evasi dal carcere minorile Beccaria di Milano avrebbero approfittato dei lavori in corso che durano da anni per aprirsi un varco nella recinzione e poi scavalcare il muro di cinta. Quelli che sono evasi hanno tutti tra i 17 e i 18 anni. In seguito all’evasione, alcuni detenuti hanno appiccato un incendio all’interno del carcere per cui alcuni agenti della polizia penitenziaria sono rimasti intossicati. Quattro di loro sono in condizioni gravi in ospedale.
I disordini avvenuti in questi giorni al carcere minorile Beccaria mostrano le evidenti complessità dell’istituto. In primis il sovraffollamento che porta ad avere detenuti fino a 25 anni, non solo minori. Molte delle problematiche delle carceri si riscontrano anche negli istituti per minorenni. Come si evince, sono in aumenti i casi di aggressione agli operatori e di sommosse e anche di evasione. Questo è dovuto anche a causa dell’innalzamento del limite d’età e del sovraffollamento.
Le cause dei problemi all’interno del carcere
Il sindacato della polizia penitenziaria ha scritto in una nota che “la grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria del Beccaria”. Il sovraffollamento, la carenza di personale, i cambi di gestione sono le cause principali di questo disagio.
La situazione in cui si trova il carcere minorile Beccaria di Milano non è diversa da quella in cui si trovano molti altri istituti penitenziari italiani. Una situazione che porta le persone detenute a restare ai margini in condizioni di disagio, soprattutto per i minori sembrano non esserci alternative percorsi seri di reintroduzione alla società nonostante gli educatori e i volontari.
