Coronavirus, F1 al via il 5 luglio in Austria? Il piano per il Mondiale
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Direttore: Alessandro Plateroti

F1 al via il 5 luglio in Austria?

Max Verstappen Red Bull

Coronavirus, il piano della F1: prima gara in Austria il 5 luglio, poi un mondiale da 15 o 18 GP.

F1 al via il prossimo 5 luglio in Austria? Questa è l’ipotesi al vaglio degli organizzatori. Il piano per le ripresa è stato svelato da Carey, CEO della Formula 1. La cancellazione del GP di Francia ha complicato solo in parte i programmi della F1 che confida di poter dare vita a un Mondiale da 15 o 18 gare.

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Carey, F1 al via in Austria il 5 luglio

“Anche se è stato annunciato che il Gran Premio di Francia, che si doveva svolgere a fine giugno, è stato cancellato siamo ora sempre più fiduciosi sull’andamento dei nostri piani per iniziare la nostra stagione quest’estate. Il nostro obiettivo è di iniziare a correre in Europa a luglio, agosto e inizio settembre, con la prima gara che si svolgerà in Austria nel weekend dal 3-5 luglio”, ha dichiarato Carey. L’intenzione è quindi quella di accendere i motori ad inizio luglio iniziando la stagione in Europa.

Il calendario della Formula 1: una stagione da 15 o 18 gare

Le idee sono chiare anche per quanto riguarda il resto della stagione, che dovrebbe concludersi con quindici o addirittura 18 gare all’attivo.

“I mesi di settembre, ottobre e novembre ci vedranno correre in Eurasia, Asia e America, concludendo la stagione nel Golfo a dicembre con il Gp del Bahrain prima del tradizionale finale di Abu Dhabi, dopo aver completato tra le 15 e le 18 gare. Pubblicheremo il nostro calendario definitivo appena possibile. Ci aspettiamo che le prime gare siano senza tifosi, ma speriamo che i tifosi facciano parte dei nostri eventi man mano che ci avviciniamo alla fine del programma”.

Max Verstappen
Monza 06/09/2019 – prove libere F1 / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Max Verstappen

Un calendario ancora tutto da valutare

Come confermato dal CEO della Formula 1, le idee sono chiare ma nulla è ancora definitivo. La situazione è particolarmente fluida e il rischio è che possa cambiare con il trascorrere dei giorni.

“Dobbiamo ancora risolvere molti problemi, come le procedure per le squadre e gli altri nostri partner per entrare e operare in ogni paese. La salute e la sicurezza di tutte le persone coinvolte continueranno ad avere la priorità e andremo avanti solo se saremo sicuri di avere procedure affidabili per affrontare sia i rischi che i possibili problemi”.

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ultimo aggiornamento: 28 Aprile 2020 10:14

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