La ministra Mara Carfagna parla della possibilità per gli Emirati Arabi di investire nel Sud Italia grazie al Pnrr.
La ministra per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, è intervenuta al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai. Ha preso parte all’evento “Special economic zones: a new key to industrial policy and the relaunch of the port system” ha parlato dell’opportunità per gli Emirati Arabi di investire nel Sud Italia grazie ai fondi del Pnrr. L’obiettivo della missione della ministra è “raccontare a una platea di investitori internazionali le nuove opportunità che si aprono nel Mezzogiorno d’Italia. Questo grazie agli investimenti che stiamo programmando con il Pnrr ma anche con gli altri fondi nazionali ed europei per la coesione”. Per questo “ci aspettiamo interesse” dagli Emirati “e la volontà di scommettere”.
Una nuova idea di Sud che promette frutti a chi deciderà di investirvi. “Il sud sarà protagonista di un percorso di modernizzazione senza precedenti grazie agli investimenti nell’alta velocità ferroviaria, nelle strade e nella logistica e portualità“, ha detto Carfagna. “Il messaggio che noi vogliamo far passare è che dobbiamo dimenticarci del sud di oggi. Perché tra 5 anni ce ne sarà uno nuovo, e chi deciderà di scommettere sul sud nei prossimi anni, di investire e fare impresa sarà altamente premiato.
“Le zone economiche speciali rappresentano un elemento determinante di questo processo di sviluppo”. “Il governo ha scommesso moltissimo sulle Zes perché le ritiene un volano di sviluppo per l’intero Mezzogiorno. Un polo di attrazione per gli investimenti nazionali e internazionali. Per questo abbiamo investito nel Pnrr 630 milioni di euro per garantirne l’infrastrutturazione e anche il loro collegamento con le aree industriali e le principali reti ferroviarie e stradali”.
Il Sud Italia sarà la Porta d’Europa
Le Zes insieme al Sud saranno la Porta d’Europa. “Le nuove 8 Zone Economiche Speciali” dell’Italia “non saranno isolate ma snodi di un sistema altamente efficiente di collegamenti ferroviari, portuali, aeroportuali e stradali. Grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e alle altre risorse nazionali ed europee nei prossimi anni puntiamo a costruire dei veri hub intermodali. Affinchè le rotte commerciali che dall’Estremo Oriente e dall’Atlantico transitano per Suez e Gibilterra possano trovare una porta d’ingresso verso l’Europa e un link privilegiato con le aree a più alto tasso di sviluppo del Nord Africa“.
“L’obiettivo è rendere i porti e le Zes del Sud Italia il luogo più conveniente dove far sbarcare merci e materie prime da lavorare, pronte per essere esportate dovunque in Europa e nel mondo. Questo anche in virtù dell’ampio programma di riforme di sistema che stiamo implementando. La riduzione dei tempi della giustizia civile, le liberalizzazioni, la semplificazione dei procedimenti amministrativi” continua Carfagna.
“Questa è la visione che abbiamo per il futuro dell’Italia meridionale. Non più una periferia d’Europa, ma la punta avanzata del Continente nel Mediterraneo allargato. Il Sud non sarà “più una terra da risarcire per la sua arretratezza con il resto del Paese, ma un giacimento di competenze e opportunità. Non più un territorio da cui emigrare, ma il centro di una nuova strategia di reindustrializzazione, di produzione di energia da fonti rinnovabili, di traffici di persone e merci”, conclude la ministra.