Coronavirus, Ancelotti bacchetta Johnson: “Non si sono resi conto della gravità della situazione”

Coronavirus, Ancelotti bacchetta Johnson: “Non si sono resi conto della gravità della situazione”

Emergenza coronavirus, Carlo Ancelotti: “Mi sembra che qui non abbiamo compreso la gravità della situazione”.

Intervenuto ai microfoni de la Gazzetta dello Sport, Carlo Ancelotti ha parlato di calcio e di coronavirus, facendo il punto della situazione sulla politica adottata dalla Gran Bretagna che ha deciso di non far ricorso a misure particolarmente restrittive.

Ancelotti, “Giusto fermare la Premier”

Carlo Ancelotti, allenatore dell’Everton, ha commentato la sospensione della Premier League di fronte alla minaccia del coronavirus.

“Premier ferma? Era ora. È stata una decisione giusta e corretta di fronte allo scenario di queste ultime ore. Non si poteva andare avanti. La salute è la priorità. Per tutti: squadre, tifosi, media, lavoratori impegnati nel calcio”.

Carlo Ancelotti

L’allenatore non ha poi nascosto il suo pensiero sulla ripresa del campionato, che dovrebbe essere messa in discussione.

“Noi, in teoria, dovremmo rimetterci al lavoro il 22 marzo, ma se la situazione generale dovesse peggiorare, come si può pensare alla ripresa del lavoro? Non conteranno le esigenze del calcio, ma la salute delle persone. Se ancora il Coronavirus sarà in piena esplosione, il calcio non potrà ripartire”.

L’ex tecnico del Napoli ha poi fatto sapere di non essere particolarmente interessato a parlare di calcio in un momento così delicato.

“Con estrema sincerità, l’argomento non mi interessa. Il calcio, di fronte alla vita e alla salute, va messo da parte. In queste ore per me il calcio conta zero e mi dà quasi fastidio parlarne, di fronte alla tragedia alla quale stiamo assistendo. Ci troviamo a fare i conti con una pandemia, la priorità è concentrarsi su questa lotta il resto non conta”.

Emergenza coronavirus, Ancelotti: “Non mi sembra che qui abbiano compreso la gravità della situazione”

Il coronavirus ha interessato direttamente anche l’Everton, che registra un caso di contagio.

“Non è proprio così. Non siamo in isolamento, ma sono scattate le misure di prevenzione del caso di fronte alla situazione sanitaria di un calciatore. Il giocatore ora sta meglio, la febbre è calata e questa è la cosa più importante […]. Ho seguito in televisione con attenzione la conferenza stampa del premier britannico. Mi pare che quassù non si siano ancora resi conto della gravità della situazione. La vita continua a scorrere con una certa regolarità”.

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