Il leader di Azione, Carlo Calenda, appoggia Alberto Cirio alle regionali della coalizione di destra di Meloni e Salvini.
Una svolta inaspettata scuote il panorama politico italiano: Carlo Calenda, a capo del partito Azione, ha deciso di appoggiare Alberto Cirio, il Governatore uscente del Piemonte di Forza Italia, nelle imminenti elezioni regionali. Questa mossa, rivelata in esclusiva da Affaritaliani.it, segna un distacco netto da possibili alleanze con il campo largo rappresentato da Elly Schlein e Giuseppe Conte, nonché un approdo inaspettato verso le posizioni del Centrodestra.
Un’alleanza inaspettata
La decisione di Calenda di sostenere il candidato del Centrodestra alle Comunali di Livorno era stata solo la punta dell’iceberg di una strategia più ampia che trova conferma nel sostegno a Cirio in Piemonte. Questo endorsement non solo ribalta le aspettative di chi auspicava un fronte unito di centro-sinistra allargato ma pone anche Azione in un contesto politico differente, vicino alle posizioni di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, oltre che di Antonio Tajani.
Le ragioni di una scelta
L’indipendenza di Azione rispetto al Movimento 5 Stelle (M5S) e ad altre forze di sinistra emerge chiaramente dalle parole delle fonti interne al partito: la ferma opposizione a formare alleanze politiche ed elettorali con il M5S, le critiche alle posizioni ambigue di Conte sull’Ucraina e sulla Palestina, e il disaccordo su politiche chiave come il reddito di cittadinanza e il SuperBonus edilizio. Questi elementi delineano il profilo di una formazione politica che, pur aperta al dialogo su basi locali, si distacca decisamente da strategie di alleanza a livello nazionale con il M5S.
Un segnale chiaro viene inviato al Partito Democratico e alla sua segretaria, Elly Schlein: il sogno di un nuovo Ulivo, una coalizione che ricomprenda da Azione ai 5 Stelle fino all’Alleanza Verdi-Sinistra, appare sempre più lontano. La politica estera e economica diventano terreni di scontro insormontabili che impediscono un’intesa più ampia.
L’appoggio di Calenda a Cirio non è solo una scelta politica per le regionali in Piemonte ma segna un punto di non ritorno nel dibattito sulle future alleanze a livello nazionale. Il campo largo immaginato da alcuni settori della sinistra italiana si scontra con la realtà di un panorama politico in rapida evoluzione, dove le alleanze si rivelano più fluide e meno scontate di quanto previsto.
La strategia di Azione, con la sua chiara presa di distanza da possibili intese con il M5S e la scelta di avvicinarsi al Centrodestra, apre nuovi scenari per il futuro politico italiano, sottolineando l’importanza di posizioni chiare e distinte in vista delle prossime scadenze elettorali.