Carlo Calenda contesta le strategie di Matteo Renzi

Carlo Calenda contesta le strategie di Matteo Renzi

Carlo Calenda critica duramente Matteo Renzi per le sue aperture a nuove alleanze nel centrosinistra, come pronto a qualsiasi compromesso.

Durante un’intervista a RTL 102.5, Carlo Calenda, leader di Azione, ha espresso chiaramente la sua posizione riguardo alle recenti aperture di Matteo Renzi verso nuove alleanze nel centrosinistra, in particolare con Elly Schlein e Giuseppe Conte. Calenda ha sottolineato l’incoerenza di Renzi, definendo il suo comportamento “ridicolo” e accusandolo di essere pronto a formare alleanze anche con estremisti pur di avanzare politicamente.

Matteo Renzi e Carlo Calenda

Calenda: “Renzi è pronto a tutto per il potere”

Fa ridere,ha affermato Calenda, “ho iniziato la legislatura con Renzi che diceva di voler fare il partito dei liberaldemocratici. Ha fatto votare Ignazio La Russa nella prima sessione del Senato, poi si proclamava erede di Silvio Berlusconi, poi andava con Emma Bonino e, subito dopo le elezioni politiche, diceva che va bene con i 5 Stelle. Questo è il modo di fare politica di Matteo.

Calenda non ha risparmiato critiche severe, descrivendo Renzi come una persona intelligente e abile ma disposta a qualsiasi compromesso pur di ottenere vantaggi politici, anche se questo significasse allearsi con “i nazisti dell’Illinois o i marxisti-leninisti“.

Azione e il futuro dell’Italia

Calenda ha ulteriormente chiarito la posizione del suo partito, Azione, rispetto alla strategia politica di Renzi. “Non è il nostro percorso,” ha ribadito, sottolineando che il loro obiettivo è agire nell’interesse del Paese. “Io credo che l’Italia stia collassando e non riesca a produrre nulla. Su sanità, salari e scuola, che sono i temi fondamentali, è prigioniera di uno scontro fra destra e sinistra.

Secondo Calenda, la situazione politica italiana è una “finzione” che serve solo a mantenere il consenso di una minoranza di elettori senza risolvere i problemi reali del Paese. “Noi siamo nati per cercare di cambiare questa situazione, altrimenti il Paese non si salva,” ha concluso, evidenziando l’impegno di Azione nel voler riformare il sistema politico italiano per renderlo più efficiente e produttivo.