L’ex numero uno del gruppo Nissan-Renault Carlos Ghosn ha lasciato il Giappone e si trova a Beirut, in Libano: “Non sono più ostaggio”.
L’ex presidente e amministratore delegato del gruppo Nissan-Renault Carlos Ghosn si trovava in libertà vigilata a Tokyo in attesa del processo che lo vedrà al banco degli imputati per frode fiscale e frode industriale, è arrivato a Beirut, in Libano.
Carlos Ghosn lascia il Giappone: è arrivato in Libano a bordo di un jet privato
Stando a quanto riferito, Ghosn è arrivato a Beirut viaggiando a bordo di un jet privato decollato dalla Turchia.
La notizia è stata riportata da France 24. Non è chiaro se il trasferimento di Gohosn in Libano sia avvenuto in seguito al raggiungimento di un accordo per la sua liberazione o se abbia viaggiato violando l’ordine di custodia. Fonti vicine all’ex numero uno del gruppo Nissan hanno fatto sapere che l’intenzione del manager non starebbe tentando di eludere la giustizia.

I dubbi sul trasferimento di Ghosn a Beirut
Il motivo del trasferimento sarebbe legato al fatto che in Giappone Ghosn non si sarebbe potuto difendere in maniera adeguata. Il nodo principale è legato al fatto che il Libano non procede con l’estradizione dei suoi connazionali e Ghosn ha la nazionalità libanese.
Carlos Ghosn: “Non sarò più tenuto in ostaggio da un sistema giudiziario”
“Ora sono in Libano e non sarò più tenuto in ostaggio da un sistema giudiziario giapponese truccato in cui si presume la colpa, la discriminazione dilaga e vengono negati i diritti umani di base, in flagrante disprezzo degli obblighi legali del Giappone ai sensi del diritto internazionale e dei trattati che è vincolato a sostenere“, sono le parole Ghosn confermando il suo trasferimento in Libano.
La fuga rocambolesca
Stando a quanto riferito dai media locali, Ghosn avrebbe lasciato il Giappone nascosto nella custodia di uno strumento musicale. Lo strumento sarebbe stato del membro di una band che sarebbe stata chiamata nel suo appartamento con la scusa di fare un intrattenimento musicale.