Norvegia: nuovi obici K9 per rafforzare il confine con la Russia
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Direttore: Alessandro Plateroti

Carro armati in Norvegia: la Nato potenzia il fronte nord con la Russia

Carro armato al tramonto

La Norvegia raddoppia la sua flotta di obici K9 Thunder, investendo oltre 500 milioni di dollari per rafforzare le difese.

Negli ultimi anni, il contesto geopolitico europeo ha subito profondi cambiamenti. L’aggressività della Russia, acuita dall’invasione dell’Ucraina, ha spinto numerosi Paesi membri della NATO a rivedere le proprie strategie difensive. Tra questi, la Norvegia si distingue per una serie di investimenti significativi volti a potenziare le sue capacità militari, soprattutto lungo il confine settentrionale con la Russia, una delle aree più delicate del continente.

Carri armati dotati di lancia missili
Carri armati dotati di lancia missili

La Norvegia accelera il riarmo nel Nord Europa

La Norvegia condivide circa 200 chilometri di confine terrestre con la Federazione Russa, una porzione di territorio che, in caso di crisi, rappresenterebbe un punto nevralgico. La necessità di una maggiore deterrenza militare si traduce oggi in un nuovo piano strategico su più fronti, con particolare attenzione alla potenza di fuoco terrestre.

L’obiettivo: rafforzare l’artiglieria con tecnologia sudcoreana

Nel quadro di questo rafforzamento, Oslo ha deciso di esercitare una clausola contrattuale con il colosso sudcoreano Hanwha Aerospace, per l’acquisto di ulteriori 24 obici K9 Thunder, un sistema di artiglieria semovente da 155 mm. Questo nuovo ordine raddoppierà la flotta esistente, portandola a 52 unità complessive. L’operazione avrà un costo di circa 534 milioni di dollari, parte di un progetto di modernizzazione militare ben più ampio, stimato in 17 miliardi di corone norvegesi.

I nuovi K9 equipaggeranno un battaglione d’artiglieria dedicato alla futura brigata Finnmark, una formazione militare specificamente concepita per il teatro artico. L’obiettivo è chiaro: garantire una presenza costante e altamente mobile in un’area sensibile, pronta a reagire in caso di escalation.

Solo di recente è stato confermato che il piano d’acquisto include anche pezzi di ricambio e sistemi di supporto, contribuendo ad aumentare il budget complessivo dell’artiglieria norvegese a oltre 11 miliardi di corone. A questo si affiancano fondi per la bonifica delle mine marine e per nuovi veicoli militari, rafforzando ulteriormente la postura difensiva della Norvegia.

La vera notizia? Con questo investimento, la Norvegia si conferma uno dei pilastri della difesa NATO nel Nord Europa, segnando un ulteriore passo verso la militarizzazione strategica del confine artico con la Russia.

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ultimo aggiornamento: 6 Aprile 2025 18:29

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