Potranno beneficiare della Carta coloro che hanno un Isee inferiore a 15mila euro annui.
Lo scorso 12 maggio, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha firmato un decreto che consentirà ai cittadini che ne avranno diritto di usufruire della Carta acquisti spesa. In base al decreto n. 110/2023, l’importo di questa Carta sarà di 382,25 euro per nucleo familiare. Ma ci sono precisi requisiti da rispettare.
Ecco chi potrà beneficiare della Carta acquisti
Sono considerati come beneficiari i nuclei familiari che soddisfano alcuni precisi requisiti. Tutti i componenti devono essere iscritti all’Anagrafe della popolazione residente e devono possedere una certificazione Isee ordinaria con un indicatore che non superi i 15.000 euro annui. Questo decreto non si applica alle famiglie che attualmente ricevono il Reddito di cittadinanza, il Reddito di inclusione o qualsiasi altra misura di inclusione sociale o di sostegno alla povertà.
Inoltre, non sono ammessi all’uso della Carta i nuclei familiari che hanno almeno un componente che percepisce indennità di disoccupazione mensile Naspi e Dis-Coll o indennità di mobilità. Stesso discorso per chi percepisce fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, cassa integrazione guadagni-CIG o altre forme di integrazione salariale o di sostegno alla disoccupazione involontaria.
Che cos’è la Carta acquisti e come funziona?
La Carta Acquisti è una variante più recente della social card, lanciata per la prima volta nel 2008. Secondo il sito ufficiale del governo, è stata introdotta per fornire assistenza agli individui finanziariamente svantaggiati che si trovavano in difficoltà a causa del significativo aumento dei costi di cibo ed energia dovuto alla recessione economica.
La Carta può essere utilizzata per l’acquisto di articoli in tutti i supermercati, negozi di alimentari, farmacie e parafarmacie supportati da Mastercard. Inoltre, può essere utilizzata per pagare le bollette di luce e gas presso gli uffici postali e i titolari possono usufruire di sconti presso i negozi convenzionati
Essa funziona come una normale carta di pagamento elettronica, con la differenza che è lo Stato a pagare le spese invece di addebitarle al titolare della carta. E la parte migliore? È completamente gratuita. Può essere richiesta negli uffici postali abilitati presentando l’apposito modulo e relativa documentazione.
