Carta del Docente, non è ancora disponibile: cosa succede e quando sarà erogato
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Direttore: Alessandro Plateroti

Carta del Docente, non è ancora disponibile: cosa succede e quando sarà erogato

Lezione in corso con studenti in aula

La Carta del Docente sarà disponibile solo a partire da gennaio 2026. I fondi ci sono, ma serve tempo per definire la nuova platea.

Con l’inizio dell’anno scolastico 2025/2026, molti insegnanti si chiedono quando potranno usufruire della Carta del Docente, il bonus da 500 euro destinato all’aggiornamento professionale. Sebbene i fondi siano già stanziati, l’erogazione del beneficio non avverrà prima di gennaio. La ragione non è economica, ma di natura organizzativa, dovuta alla necessità di identificare correttamente i beneficiari della Carta del Docente secondo le nuove direttive europee.

Professoressa
Professoressa

Le novità introdotte dalle sentenze europee

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con una sentenza del 3 luglio 2025, ha stabilito che anche i docenti con incarico a tempo determinato fino al 30 giugno devono ricevere lo stesso trattamento dei colleghi a tempo indeterminato. Questo ha portato l’Italia ad adeguarsi con il Decreto Legge 127/2025, che estende ufficialmente la Carta del Docente anche a questa categoria. In precedenza, il bonus era stato già allargato ai docenti con contratto al 31 agosto, comportando un progressivo aumento dei fondi: da 10 milioni di euro nel 2023 fino a 60 milioni previsti a regime dalla Legge di Bilancio 2025.

Questa estensione, sebbene positiva, ha complicato la gestione del bonus: non è possibile sapere con certezza chi sono i docenti con incarico fino al 30 giugno prima del termine delle attività didattiche, fissato al 31 dicembre dell’anno scolastico in corso.

Bonus disponibile solo da gennaio: i motivi

Come spiegato dalla sottosegretaria Paola Frassinetti, la Carta del Docente 2025/2026 sarà disponibile solo da gennaio in poi, perché solo allora sarà possibile stabilire con precisione l’intera platea dei beneficiari, compresi i supplenti annuali. L’obiettivo è garantire l’equità nell’assegnazione del bonus, evitando esclusioni ingiustificate.

Questa sarà la nuova prassi per gli anni futuri: l’attesa fino a gennaio diventerà la norma, non una misura temporanea. In sostanza, anche se i fondi sono già pronti, l’erogazione non potrà avvenire prima della completa definizione dei destinatari, necessaria per rispettare le direttive europee.

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ultimo aggiornamento: 1 Novembre 2025 15:56

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