Una circolare dell’Inps comunica che i beneficiari della carta saranno informati a partire dal 18 luglio 2023.
La carta solidale 2023 contro il caro spesa, del valore di 382,50 euro, verrà distribuita dai Comuni a luglio. Si tratta, in pratica, di una carta prepagata e ricaricabile che il governo ha istituito per aiutare le famiglie ad affrontare l’aumento dei prezzi. Tuttavia, l’accesso a questa carta sarà molto limitato, a causa dei criteri rigorosi stabiliti. I Comuni dovranno informare i beneficiari che avranno diritto alla carta e il ritiro potrà essere effettuato presso gli uffici postali.
Quando sarà consegnata la carta solidale?
Secondo una nuova circolare dell’Inps, è stato avviato il processo per erogare la carta solidale. I Comuni avranno tempo fino a mercoledì 5 luglio per decidere la lista dei potenziali beneficiari. Successivamente, l’Inps effettuerà una revisione aggiuntiva delle liste, che verranno poi trasmesse di nuovo alle amministrazioni comunali due giorni dopo. Una volta completato il coordinamento con Poste Italiane, che richiederà circa una settimana, sarà possibile avviare il processo.
In pratica, quindi, i Comuni inizieranno a inviare le comunicazioni ai beneficiari della carta solidale a partire dal 18 luglio 2023. In essa saranno incluse anche le istruzioni per il ritiro presso gli uffici postali. Al momento del ritiro, la carta sarà già caricata e attiva, consentendo di utilizzarla immediatamente.
Chi può ottenere la carta?
È importante ricordare come funziona la carta. Si tratta di un beneficio dedicato alle famiglie con un Isee inferiore a 15mila euro e può essere richiesta solo una volta per ogni famiglia. Il criterio particolarmente rigido riguarda l’esclusione di tutte le famiglie in cui almeno un membro riceve già una forma di sostegno al reddito.
Ciò significa che sono escluse le famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza, reddito di inclusione, qualunque misura di inclusione sociale, la Naspi, la Dis-coll per i collaboratori, l’indennità di mobilità, i fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, la cassa integrazione e qualsiasi altra forma di integrazione salariale o sostegno nel caso di disoccupazione involontaria.