CasaPound termina la sua esperienza come partito. La decisione annunciata da Iannone. Il capo di Cpi avverte: “Non disertiamo la battaglia”.
Iannone annuncia la fine dell’esperienza di CasaPound come partito. L’organizzazione, venuta alla ribalta nelle ultime settimane per le manifestazioni nella periferia romana e per il caso legato all’occupazione abusiva del palazzo dove hanno la sede principale, tornerà ad essere solo un movimento.
Iannone, CasaPound non intende disertare la battaglia sovranista
“Tale decisione non significa che CasaPound intenda disertare la battaglia sovranista e identitaria“, ha specificato Iannone.
CasaPound termina la sua esperienza come partito
La decisione è stata presa dopo un’attenta analisi sul risultato elettorale delle europee che ha fatto registrare un flop inaspettato. La speranza all’interno dell’ormai ex partito è che il rinnovato entusiasmo per una politica di destra potesse portare CasaPound a fare un significativo passo in avanti. Cosa che non è avvenuta.
La nota di Iannone: “Torniamo a investire tempo ed energie nella formazione militante”
“La decisione di oggi non segna affatto un passo indietro, da parte del movimento, ma anzi è un momento di rilancio dell’attività culturale, sociale, artistica, sportiva di Cpi, nel solco di quella che è stata da sempre la nostra identità specifica e originale. Sarà anche un’occasione per tornare a investire tempo ed energie nella formazione militante, particolarmente essenziale, dati i nuovi pruriti liberticidi della sinistra“, continua la nota di Iannone.
La decisione di Virginia Raggi: Togliere la scritta sull’edificio occupato
La decisione comunicata da Iannone arriva proprio nelle ore in cui la Giunta Raggi stava discutendo sulla scelta di rimuovere la scritta CasaPound dall’edificio occupato nel cuore di Roma, sede storica del movimento.
