Una donna di 46 è stata violentata per tre giorni e poi ‘marchiata’ a fuoco con un forchettone dal proprio compagno.
Violentata per tre giorni, poi ‘marchiata’ a fuoco con un forchettone riscaldato. È il dramma vissuto da una donna di 46 anni nel casertano. Come riportato dal Corriere della Sera, la vittima sarebbe rimasta per tre giorni in balia del proprio compagno, subendo abusi sessuali, percosse e l’indecente ustione sul fianco. Il carnefice, un ragazzo di 25 anni, è stato arrestato ed è ora in carcere. La donna ha riportato al termine dei tre giorni da incubo numerose fratture e contusioni.
Caserta, uomo violenta e ‘marchia’ a fuoco la propria compagna
A dare il via alle indagini era stato il referto medico del Pronto Soccorso di Caserta, che certificava le gravi lesioni subite da una donna. Tra queste, diverse fratture alle costole, contusioni al torace, al volto, alla testa e al collo, ecchimosi sparse in tutto il corpo e infine un’ustione di primo grado al fianco.
La polizia ha quindi interrogato la vittima, venendo a conoscenza della sua versione dei fatti. La donna ha infatti ammesso fin da subito la colpevolezza del compagno, un uomo descritto come violento e senza scrupoli. La relazione, iniziata nel dicembre del 2017, sarebbe andata avanti in questi mesi tra episodi sporadici di abusi, percosse e umiliazioni varie. L’episodio increscioso che ha portato alla definitiva rottura è avvenuto tra il primo e il tre settembre 2018, quando la donna aveva iniziato a opporsi alle perversioni del venticinquenne.
Venticinquenne sevizia la compagna di 46 anni
Secondo le ricostruzioni della polizia, l’uomo avrebbe chiuso in casa la vittima, costringendola ad assumere sostanze stupefacenti e a bagnarsi con l’acqua gelida. Quindi, avrebbe iniziato a picchiarla a mani nude, poi con un cucchiaio d’acciaio, e infine avrebbe utilizzato un forchettone riscaldato per imprimere il proprio marchio a fuoco. Un marchio fisico che forse avrà fatto meno male di quello, indelebile, lasciato nella vita della donna.
