Il fratello di Alice Neri dice di non riuscire a credere che Mohammed abbia fatto tutto da solo in così breve tempo.
“Qui si parla di un vero e proprio piano criminale. Faccio fatica a pensare che una sola persona riesca ad imbastire una messinscena simile in così breve tempo” ha detto intervistato a Quarto Grado su Rete 4 Matteo Neri il fratello di Alice Neri, la ragazza di 32 anni del Modenese trovata carbonizzata nel bagaglio della sua auto. Al momento l’unico accusato per omicidio è Mohamed, il ragazzo tunisino su cui gli inquirenti stanno indagando per capire se abbia agito da solo o abbia avuto dei complici.
Quello su cui stanno lavorando gli inquirenti è anche la ricerca del movente: cosa ha portato l’uomo ad uccidere e carbonizzare la giovane donna. Una delle ipotesi al momento è che il tunisino abbia chiesto un passaggio ad Alice Neri e poi sarebbe subentrato un impulso assassino: si tratterebbe di un delitto d’impeto, secondo questa tesi. Una delle piste potrebbe essere che la ragazza abbia respinto le avanches dell’uomo oppure l’omicidio sarebbe derivato da una discussione relativamente ad una donna che frequentava Mohamed.
Si cerca ancora il movente che ha spinto all’omicidio della ragazza
Si suppone che anche Alice conosceva questa donna ma il fratello smentisce e afferma che sua sorella non la conosceva. La ragazza potrebbe essere stata minacciata di revenge porn da Mohamed. “Non posso sapere con certezza che vi sia un movente sessuale” dice Matteo Neri, che poi evidenzia: “Ci sono due persone che si avvalgono della facoltà di non rispondere, oltre a Mohamed c’è anche Marco. Lui è praticamente scomparso”. Marco è il collega con cui Alice si incontrava ed aveva incontrato anche quella sera prima di trovare Mohamed.