La diretta televisiva sul caso Almasri ci sarà, ma solo al Senato. Perché Giorgia Meloni non interverrà in aula? Le opposizioni attaccano.
La questione della diretta televisiva per l’informativa parlamentare sul caso Almasri ha acceso il dibattito politico. Se da una parte è stata garantita la trasmissione in diretta dell’intervento dei ministri al Senato, dall’altra non ci sarà copertura televisiva per l’informativa alla Camera dei Deputati. La decisione ha scatenato dure reazioni tra le forze di opposizione, in particolare da Italia Viva, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle per via dell’assenza di Giorgia Meloni.
Informativa senza Giorgia Meloni: le opposizioni insorgono
A riferire in aula saranno il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Tuttavia, l’assenza della premier Giorgia Meloni ha sollevato forti critiche.
“Meloni continua a nascondersi dietro ai suoi ministri”, ha dichiarato Riccardo Ricciardi, capogruppo del M5S. Sulla stessa linea anche Chiara Braga del Pd, che ha ribadito: “Non capiamo perché la premier rifiuti di venire in Parlamento”.
La polemica sulla diretta era partita dal deputato di Italia Viva, Davide Faraone, che aveva denunciato l’assenza di una trasmissione per l’informativa alla Camera a causa di un mancato accordo nella maggioranza.
In seguito, la conferenza dei capigruppo ha dato il via libera alla diretta Rai, ma solo per la seduta al Senato, in programma dalle 15:30. Niente copertura, invece, per l’informativa alla Camera, prevista alle 12:15.
Lo scontro in Parlamento diventa accesissimo
Il dibattito politico si infiamma ulteriormente. Le forze di opposizione accusano il governo di voler limitare il confronto e di sottrarsi alle proprie responsabilità.
Dall’altra parte, la maggioranza respinge le accuse e parla di una strategia mediatica delle sinistre. Secondo alcuni esponenti del centrodestra, il Pd e il M5S starebbero preparando una vera e propria scenografia per sfruttare la diretta televisiva a loro vantaggio.
La giornata di domani si preannuncia, dunque, tesa e carica di tensione politica, con uno scontro che sembra destinato a proseguire ben oltre l’informativa parlamentare.