Scoppia il caso Benevento-Cagliari. I sanniti protestano per le decisioni arbitrali. E l’Aia finisce nella bufera.
ROMA – Scoppia il caso Benevento-Cagliari. Nel mirino dei sanniti è finito Mazzoleni, arbitro bergamasco che ha richiamato al Var Doveri in occasione di un calcio di rigore assegnato (e poi tolto n.d.r.) ai campani nel finale della sfida salvezza contro il Cagliari persa per 2-1. “Ho ricevuto messaggi che mi dicono che quando c’è una squadra del Sud da ammazzare si chiama Mazzoleni – ha attaccato il presidente Vigorito – il mio non è uno sfogo ma una denuncia. Se mi vuole querelare faccia pure: ho le spalle grosse“.
Il numero uno dei sanniti nelle sue dichiarazioni fa riferimento al gol annullato (con polemiche) al Napoli sempre nella sfida contro il Cagliari da Mazzoleni al Var.
Inzaghi attacca: “Siamo stati derubati”
Parole molto dure anche da parte di Filippo Inzaghi. “Siamo stati molto bravi – ha detto il tecnico del Benevento, riportato da La Repubblica – siamo stati superiori al Cagliari […]. Negli spogliatoi ho visto i ragazzi piangere, ci sentiamo derubati. Sono nel calcio da molto ed è brutto, non doveva andare così. Se dicono che il tocco è lieve e l’arbitro fischia rigore, il Var non può intervenire. E’ successa la stessa cosa nell’episodio di Osimhen la settimana scorsa. Se metti la stessa persona al Var dopo una settimana crei sospetti che non fanno bene al calcio […]“.
Presentata una interrogazione parlamentare
La senatrice Lonardo, moglie del sindaco Clemente Mastella, ha presentato una interrogazione parlamentare al premier Draghi “per chiedere di riferire al Parlamento sulla strada vicenda della presenza dell’arbitro di calcio Mazzoleni sia a Napoli che a Benevento […]. Chiederò al presidente del Consiglio di conoscere bene le ragioni di questa doppia presenza di Mazzoleni e se non ritenga che episodi come questi contrastino con la correttezza sportiva, demolendo l’idea, anche pedagogica, che lo sport rappresenta […]“.