Caso Cambridge Analytica, stangata su Facebook: multa da 5 miliardi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Caso Cambridge Analytica, stangata su Facebook: multa da 5 miliardi

Mark Zuckerberg

Stangata su Facebook per il caso Cambridge Analytica. Il social ha ricevuto una multa da 5 miliardi per “avere violato la privacy”.

WASHINGTON (STATI UNITI) – Nessuno sconto per Facebook nell’inchiesta aperta sul caso Cambridge Analytica. Come riportato dal Wall Street Journal, il social dovrebbe presto ricevere la notifica di una multa da 5 miliardi di dollari dalla FTC, l’autorità indipendente che protegge i consumatori ed è la più grande mai comminata contro una società del web.

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La lunga indagine era partita nel marzo 2018 quando fu scoperto che Cambridge Analytica veniva usata per scopi politici ed era venuta in possesso dei dati di circa 87 milioni di Facebook. La stangata è stata più pessimistica rispetto alle previsioni del social che nell’ultimo bilancio aveva messo da parte 3 milioni di dollari proprio in vista di questa multa che è stata molto più cara del previsto.

Mark Zuckerberg
Mark Zuckerberg

Caso Cambridge Analytica, stangata per Zuckerberg

La decisione della FTC è stata anticipata da Wall Street Journal che ha precisato come tre giudici su cinque si sono espressi in favore della sanzione. Nelle prossime ore la decisione dovrebbe essere trasmessa al Dipartimento della Giustizia che – come successo in passato – accetta il provvedimento senza cambiare la scelta dei giudici.

Facebook in difficoltà economiche: le multe non si fermano

Non si tratta sicuramente di una buona notizia per Facebook e Zuckerberg che negli ultimi mesi ha ricevuto diversi diverse multe. Il social è stato sanzionato anche dal Garante della Privacy italiano che gli ha inflitto una condanna da un milione di euro.

Si tratta naturalmente di una cifra simbolica rispetto a quanto deciso dalla FTC. Una multa da 5 miliardi di dollari finora mai inflitta ad una società che ha come base il web. Un precedente che in futuro potrebbe essere usato anche per altre aziende che violano la privacy dei propri utenti che hanno deciso di iscriversi sul social.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:10

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