Caso Camilleri, Ruotolo e Borrometi si auto-sospendono dall’Ordine dei Giornalisti dopo gli attacchi di Feltri all’autore di Montalbano.
Sandro Ruotolo e Borrometi si auto-sospendono dall’Ordine dei Giornalisti dopo le parole durissime di Feltri su Camilleri, il noto scrittore ricoverato in condizioni gravissime dopo un arresto cardiaco.
La lettera di Ruotolo e Borrometi: Abbiamo deciso di auto-sospenderci perché ci riteniamo incompatibili con l’iscrizione all’albo di Vittorio Feltri
Durissime le parole scritte da Ruotolo e Borrometi nella lunga lettera destinata all’Ordine Nazionele dei Giornalisti.
“Caro Presidente, abbiamo deciso di autosospenderci dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti perché ci consideriamo incompatibili con l’iscrizione all’albo professionale di Vittorio Feltri”.
“Proprio noi, che più di altri, ci battiamo per la difesa dell’articolo 21 della Costituzione, riteniamo gli scritti e il pensiero del direttore Feltri veri e propri crimini contro la dignità del giornalista”.
Ruotolo e Borrometi all’Ordine dei Giornalisti: Le parole di Feltri su Camilleri hanno rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso
I due giornalisti entrano poi nel merito della vicenda riportando alcune esternazioni di Feltri che ha offeso Camilleri per le sue origini meridionali.
“Le parole di Vittorio Feltri su Andrea Camilleri e le sue opere. Ne va della credibilità di ognuno di noi e della nostra categoria. Adesso basta. O noi o lui. Quel “terrone che ci ha rotto i coglioni” per noi figli del Sud è inaccettabile. Non è in gioco la libertà di pensiero. Sono in gioco i valori della nostra Costituzione. Ogni suo scritto trasuda di razzismo, omofobia, xenofobia”.
La risposta dell’Ordine dei giornalisti
Il presidente dell’Odg ha risposto ai due giornalisti ricordando loro come, pur condividendo appieno le cause e le motivazioni, non può concedere l’auto-sospensione, procedura non prevista dall’ordinamento.