Caso Ciro Grillo, i genitori della ragazza: “Frammenti di video intimi vengono condivisi tra amici”

Caso Ciro Grillo, i genitori della ragazza: “Frammenti di video intimi vengono condivisi tra amici”

Caso Ciro Grillo, la lettera di denuncia dei genitori della ragazza: “Frammenti di video vengono condivisi tra amici”.

Dopo il video della discordia di Beppe Grillo, tornano a parlare i genitori della ragazza che ha accusato di stupro Ciro Grillo e tre amici del figlio del garante del Movimento 5 Stelle. I genitori della giovane hanno rotto il silenzio con una lettera affidata a Giulia Bongiorno, legale della famiglia in questa delicatissima vicenda che ha vissuto e vive tutt’ora una sovra-esposizione mediatica evidentemente per il coinvolgimento del figlio di Beppe Grillo.

Caso Ciro Grillo, la lettera dei genitori della ragazza: “Frammenti di video vengono condivisi tra amici, come se il corpo di nostra figlia fosse un trofeo”

“Abbiamo appreso che frammenti di video intimi vengono condivisi tra amici, come se il corpo di nostra figlia fosse un trofeo: qualcosa che ci riporta a un passato barbaro che speravamo sepolto. Confidiamo nel fatto che tutto questo fango sarà spazzato via facendo emergere la verità. Abbiamo dato mandato al nostro legale di agire in sede giudiziaria contro tutti coloro che a qualsiasi titolo partecipano a questo deplorevole tiro al bersaglio”, si legge nella lettera riportata dall’Ansa.

Tribunale

“Non è facile rimanere in silenzio davanti alle falsità”

“Non è facile rimanere in silenzio davanti alle falsità che si continuano a scrivere e a dire sul conto di nostra figlia, aggiungendo dolore al dolore: il nostro e il suo. D’altro canto, sarebbe fin troppo facile smentirle sulla base di numerosi atti processuali che sconfessano certe arbitrarie ricostruzioni e che, per ovvie ragioni, non possono essere resi pubblici”, si legge ancora nella lettera con la quale i genitori provano a fare chiarezza e a mettere fine alla circolazione di ricostruzioni che evidentemente a loro avviso sarebbero distanti dalla realtà dei fatti, che altrettanto evidentemente deve essere stabilita dalle autorità competenti.