Oggi la Consulta deciderà le eventuali attenuanti per il caso di Alfredo Cospito. L’esito può arrivare in giornata.
La Corte Costituzionale deciderà oggi sul caso Cospito. La Consulta deciderà sulla pena dell’anarchico Alfredo Cospito, detenuto al 41 bis, che da settimane è ricoverato nel reparto di medicina penitenziaria del San Paolo di Milano a causa dello sciopero della fame.
La decisione della Corte costituzionale è fondamentale per il futuro giudiziario dell’anarchico.
La Consulta dovrà decidere se procedere con l’ergastolo o diminuire la pena tra i 21 e i 24 anni di carcere per i due ordigni fatti esplodere nel 2006 davanti alla Scuola allievi carabinieri di Fossano.
La pena sarà rideterminata dalla Corte d’appello di Torino dopo la riqualifica del reato contestato aggravandolo come strage politica dalla Cassazione che ha invitato a procedere con l’ergastolo.
La decisione sul futuro dell’anarchico
Proprio la Corte di Torino ha chiesto alla Consulta di esprimersi sulla conformità ai principi costituzionali. Secondo l’articolo 69 del codice penale, il reato di strage politica non prevede sconti di pena nei casi di recidiva aggravata, come quello di Cospito.
Secondo l’avvocato Albertini dell’anarchico, il tipo di pena che si ipotizza per l’attentato realizzato dall’anarchico Alfredo Cospito alla Scuola carabinieri di Fossano del 2006 è incostituzionale, ha detto davanti alla Corte Costituzionale questa mattina. Di parere opposto l’avvocata dello stato Zerman: “Il riconoscimento delle attenuanti per ‘lieve entità’ del fatto sull’accusa di ‘strage per fini politici’ potrebbe aprire la strada al riconoscimento della lieve entità anche in altri reati di pericolo astratto, come l’associazione mafiosa”.
Il verdetto potrebbe arrivare in giornata oppure nei prossimi giorni. Questa causa è la prima ad essere trattata in udienza pubblica.
