Caso Cucchi, la testimonianza del generale dei Carabinieri Tomasone
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Caso Cucchi, la verità del Generale dei Carabinieri

Stefano Cucchi

Caso Cucchi, la testimonianza del generale dei Carabinieri Vittorio Tomasone, all’epoca dei fatti comandante provinciale di Roma.

Nuovo importantissimo capitolo del caso Cucchi, con L’audizione in Aula del generale dei Carabinieri Vittorio Tomasone, all’epoca dei fatti comandante provinciale di Roma.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Il ruolo di Tomasone nel caso Cucchi

Fu Tomasone a convocare nel suo ufficio i carabinieri che avevano in qualche modo avuto a che fare, direttamente o indirettamente, con il caso Cucchi. Il primo ad avere un quadro generale sulla vicenda sarebbe stato dunque proprio il Generale, motivo per il quale i pm hanno voluto sottolineare l’importanza del suo interrogatorio.

Stefano Cucchi
Fonte foto: https://www.facebook.com/AssociazioneStefanoCucchiOnlus

La versione del pm: In atti interni dell’Arma dei carabinieri compaiono già le conclusioni a cui sarebbero giunti i medici legali nominati dalla Procura sei mesi dopo

Il Pm ha aperto la seduta sottolineando come i nuovi fascicoli a disposizione della giuria mostrerebbero in maniera chiara ed evidente come siano state inquinate le prove per coprire quanto accaduto in seguito all’arresto di Stefano Cucchi.

In atti interni dell’Arma dei carabinieri che risalgono al periodo compreso tra l’ottobre e l’inizio novembre del 2009 compaiono già le conclusioni a cui sarebbero giunti i medici legali nominati dalla Procura sei mesi dopo“, ha dichiarato il pm.

Dubbi anche su diversi verbali redatti sulle condizioni di salute di Stefano e soprattutto sul fatto che non sia stata scattata la foto segnaletica, si ipotizza per nascondere le prove del pestaggio cui il giovane era stato sottoposto.

Tomasone, quello di Cucchi fu un arresto normale

Ascoltato in aula, Tomasone ha riferito che quello di Stefano Cucchi sarebbe stato un arresto normale.

“Fui informato da alcuni giornalisti, il giorno della sua morte, che l’arresto, avvenuto una settimana prima, era stato eseguito dai carabinieri. Quindi chiesi altre informazioni e mi fu detto che, a parte l’attivazione del 118, non c’erano stati problemi, che c’era stata un’udienza di convalida dell’arresto e la consegna di Cucchi alla polizia penitenziaria.

Chiesi al comandante del gruppo e agli altri ufficiali che venisse preparata una relazione di servizio da parte di coloro che avevano avuto un contatto fisico con Cucchi, dal momento del suo arresto alla sua consegna alla polizia penitenziaria. Volevo guardare tutti in faccia”.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 27 Febbraio 2019 15:42

Omicidio a Rozzano, si costituiscono i colpevoli: forse una caso di abusi su minore

nl pixel