Caso Cucchi, il super teste: Stefano colpito da un calcio in faccia

Caso Cucchi, il super teste: Stefano colpito da un calcio in faccia

Importanti novità sul caso Cucchi. In aula il carabiniere Francesco Tedesco ammette: “E’ stato dato un calcio in faccia a Stefano”.

ROMA – E’ stata una giornata importante in Corte d’Assise per il caso Cucchi. Il pubblico ministero ha interrogato il carabiniere Francesco Tedesco, il superteste della vicenda. Il militare ha raccontato nei dettagli quanto successo in caserma quella sera: “Al fotosegnalamento – precisa riportato dall’ANSACucchi si rifiutava di prendere le impronte. Siamo usciti e il battibecco è continuato così Di Bernardo ha dato uno schiaffo violento a Stefano, facendolo cadere a terra. Lì poi è intervenuto D’Alessandro con un calcio in faccia.

Caso Cucchi, il carabiniere Francesco Tedesco: “Non è semplice testimoniare contro i colleghi. Chiedo scusa alla famiglia di Stefano”

Francesco Tedesco rivela di essere rimasto segnato da questa vicenda: “Subito dopo il fatto – sottolinea – sono rimasto terrorizzato perché ero solo contro un muro. In quei giorni ho assistito a diverse chiamate dei superiori che parlavano con Mandorlini. Il maresciallo mi ha consigliato di seguire la linea dell’Arma ma io l’ho presa molto come una minaccia“.

Non era semplice – precisa il carabiniere – denunciare i miei colleghi e in questi dieci anni ho preferito non raccontare niente a nessuno. Poi ho parlato con il mio avvocato e abbiamo deciso di rivelare tutto“.

Il militare in conclusione ha voluto chiedere scusa alla famiglia di Stefano: “Questi anni sono stati un muro insormontabile per me. Chiedo scusa alla famiglia Cucchi e alla polizia penitenziaria, con gli agenti imputati al primo processo“.

fonte foto https://www.facebook.com/AssociazioneStefanoCucchiOnlus

Caso Cucchi, la sorella Ilaria: “Finalmente la verità”

Al termine della testimonianza di Francesco Tedesco Ilaria Cucchi esprime tutta la sua felicità: “Dopo dieci anni di menzogne – precisa – finalmente in questa aula è entrata la verità. Le dichiarazioni e le intenzioni espresse dal comandante Nistri ci fanno sentire meno soli perché l’Arma si è schierata dalla parte della verità“.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/AssociazioneStefanoCucchiOnlus