Un caso di influenza aviaria è stato confermato a Povoletto, in provincia di Udine. Migliaia di polli sono stati abbattuti.
Con l’arrivo dell’autunno e l’aumento della circolazione virale tra uccelli selvatici, i casi di influenza aviaria tornano a preoccupare gli allevamenti avicoli italiani. Nelle scorse ore, è stato confermato un focolaio in un allevamento di polli a Povoletto, in provincia di Udine. Come riportato da tg24.sky.it, il caso è stato reso noto dal quotidiano Messaggero Veneto e confermato anche da fonti sanitarie regionali.
Secondo quanto riportato, migliaia di polli sono stati abbattuti in via precauzionale per evitare la diffusione del virus. Le autorità hanno immediatamente disposto la chiusura dell’allevamento e l’avvio delle operazioni di sanificazione. La situazione è monitorata dalla Direzione centrale salute del Friuli Venezia Giulia, che ha convocato per questa mattina l’unità di crisi locale per valutare le misure più efficaci da attuare.

Contenimento del focolaio: cordone sanitario e sanificazione
A scopo preventivo, è stato attivato un cordone sanitario attorno all’area interessata, misura fondamentale per impedire che il virus si diffonda ad altri allevamenti. Il cordone limita la circolazione di persone, veicoli e animali nella zona.
L’allevamento colpito è stato chiuso e sarà sottoposto a una completa sanificazione. Le autorità veterinarie stanno effettuando controlli nelle aziende agricole vicine per verificare eventuali ulteriori infezioni. Al momento, il caso sembra essere isolato e non desta preoccupazione per la salute umana, come confermato da Confagricoltura Udine.
Impatti economici sull’azienda e sostegni in arrivo
Nonostante l’assenza di rischio diretto per l’uomo, le ripercussioni economiche sull’azienda agricola coinvolta sono rilevanti. Il presidente di Confagricoltura Udine, Philip Thurn Valsassina, ha sottolineato che il vero problema è la perdita finanziaria subita dall’impresa.
La Regione Friuli Venezia Giulia sta valutando l’attivazione di fondi di sostegno per permettere all’allevamento di riprendere la propria attività una volta completata la bonifica. Le istituzioni si sono mostrate ottimiste sulla possibilità che si tratti di un episodio isolato.