Il cambio di difesa di Alessia Pifferi è avvenuto nel giorno in cui doveva essere sentita nuovamente dal gip Fabrizio Filice.
Alessia Pifferi si trova in carcere da luglio scorso, accusata di aver abbandonato sua figlia Diana in casa per una settimana, che è morta di stenti. Mentre la sua ex legale Solange Marchignoli aveva affermato che la piccola fosse morta “forse per disidratazione”, adesso la donna indagata decide di cambiare avvocato nominando al suo posto Fausto Teti.
Il caso
La donna avrebbe abbandonato per una settimana la piccola Diana di 18 mesi, nella loro casa di Milano, per trascorrere dei giorni con il compagno che era tuttavia ignaro di tutto. Diversi i dettagli estrapolati dalle indagini nell’abitazione e sul corpo della bimba.
In un primo momento gli inquirenti avevano supposto che Diana fosse vittima di violenze sessuali messe in atto dal compagno di Alessia Pifferi, ma le prove sul corpo della piccola hanno accantonato subito l’ipotesi. Ciò che emerge invece dagli ultimi risultati dell’autopsia, sono le tracce di pannolino trovate nello stomaco di Diana.
La scorsa settimana è stata depositata una perizia che ha dimostrato l’assenza di tranquillanti o droghe ne biberon della bimba, quando si ipotizzava invece l’utilizzo di benzodiazepine. Diana potrebbe però essere deceduta per disidratazione a causa del caldo e dell’assenza di condizionatore.
La nuova strategia
Dopo un incontro durato circa tre ore, Teti ha deciso di chiedere una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e di volere al momento dei fatti di Alessia Pifferi, attualmente accusata di omicidio volontario aggravato.
Il nuovo legale ha chiesto qualche giorno per acquisire e studiare gli atti, rinviando quindi l’interrogatorio all’8 febbraio. Dal punto di vista “oggettivo”, secondo Fausto Teti il quadro dei fatti “è chiaro”. Ora sarà fondamentale per la difesa una richiesta di perizia psichiatrica nel processo, che si terrà davanti alla Corte d’Assise di Milano.
