Diciotti, Giarrusso mette a tacere il Pd. Mima il gesto delle manette e punge: Noi non siamo in galera

Diciotti, Giarrusso mette a tacere il Pd. Mima il gesto delle manette e punge: Noi non siamo in galera

Caso Diciotti, il Partito democratico contesta la decisione della Giunta. Giarrusso (Movimento Cinque Stelle) risponde alle polemiche mimando il gesto delle manette.

Infuria la polemica nella sede della Giunta dopo la decisione della Commissione di non mandare a processo Matteo Salvini per il caso Diciotti. Accolto dalle polemiche dei deputati del Partito Democratico, Giarrusso ha acceso la contestazione mimando il gesto delle manette e ricordando di non essere lui quello con i genitori in stato di arresto.

Caso Diciotti, protesta del Pd dopo la decisione della Giunta di non mandare a processo Matteo Salvini

La decisione della Giunta è stata accolta con una vera e propria manifestazione di alcuni deputati del Partito democratico che si sono presentati alle porte dell’edificio con cartelli rivolti in particolare contro il Movimento Cinque Stelle, accusato di aver rinnegato anni di battaglie concedendo l’immunità a Matteo Salvini.

Fonte foto: https://twitter.com/SenatoriPD

Giarrusso (Movimento Cinque Stelle) mima il gesto delle manette e punge Renzi: Non siamo noi quelli in galera

Tra i più contestati senza ombra di dubbio Giarrusso, del Movimento Cinque Stelle. Sommerso dai fischi dei presenti, il pentastellato ha infiammato la polemica mimando il gesto delle manette e ricordando di non avere i genitori in carcere, facendo riferimento ai genitori di Matteo Renzi, ai domiciliari per bancarotta fraudolenta.

Il Partito democratico in rivolta sui social network per il gesto di Giarrusso

Il gesto di Giarrusso ha ovviamente scatenato le proteste dei senatori del Partito democratico che hanno attaccato duramente Giarrusso sui social network. Tanti i post di protesta soprattutto sui profili twittter dei senatori del Partito democratico.