Caso Elena Del Pozzo, parla il criminologo Vincenzo Mastronardi
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Caso Elena Del Pozzo, parla il criminologo Vincenzo Mastronardi

Omicidio pistola

La madre di Elena Del Pozzo ha ucciso la figlia di soli 5 anni. Per quale motivo? La parola al criminologo Mastronardi.

Il caso della morte di Elena Del Pozzo ha fatto discutere tutto il web. La brutalità del crimine commesso, considerando che, stando alle indagini, la madre di Elena avrebbe ucciso sua figlia di soli 5 anni, ha fatto scalpore. Tanto che molte persone si sono chieste se la madre di Elena Del Pozzo avesse problemi mentali. Ebbene, il criminologo Vincenzo Mastronardi ha parlato di questa possibilità.

Le parole del criminologo

“Ogni caso è a sé stante, ma se non vi sono stati precedenti ricoveri, precedenti necessità psichiatriche e quindi precedenti campanelli di allarme tutto potrebbe lasciar pensare che è perfettamente capace di intendere e volere. Tuttavia, scientificamente, la preordinazione e la programmazione non esclude la malattia di mente. Bisogna stabilire se si è trattato di una “lucida follia o di una lucida capacità di intendere e volere”.

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“Il paranoico, lo schizofrenico amplifica ciò che gli viene fatto e si organizza in funzione di quella sua malattia condizionante – commenta – Non possiamo sbilanciarci, ma il dato certo è non vi sono state avvisaglie psichiatriche prima. Il fatto che abbia organizzato una messinscena non dice, in sé, che non abbia una patologia.

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Vincenzo Mastronardi, con Matteo Villanova, ha scritto il libro ‘Madri che uccidono. Le voci agghiaccianti e disperate di oltre trecento donne che hanno assassinato i loro figli’ (Newton Compton). Il suo commento in merito ai casi analizzati è il seguente: “Ho esaminato per ricerca o per motivi peritali circa 18 madri e molte avevano piena capacità di intendere e volere, di decidere se lasciarsi andare all’istinto omicidiario o se resistere a quell’istinto. Se c’è una malattia questa volontà è compromessa. I canali sono due: infermità di mente oppure la follia mostruosa della normalità razionale, un disturbo del comportamento, non già pazza ma cattiva”. In questo caso, bisognerà analizzare se si è trattato di una “lucida follia o di una lucida capacità di intendere e volere. Sono drammi umani, qualunque sia la motivazione a monte.

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ultimo aggiornamento: 17 Giugno 2022 17:54

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