Caso Emanuela Orlandi, clamoroso: il cugino rivela nuovi dettagli sulla scomparsa

Caso Emanuela Orlandi, clamoroso: il cugino rivela nuovi dettagli sulla scomparsa

Pietro Meneguzzi, cugino di Emanuela Orlandi, ha rilasciato dichiarazioni significative durante l’audizione parlamentare.

La misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta il 22 giugno 1983, continua a essere uno dei casi più enigmatici e discussi in Italia. Recentemente, Pietro Meneguzzi, cugino di Emanuela, ha rilasciato nuove dichiarazioni davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta, offrendo nuove prospettive su quella tragica giornata. Le sue parole hanno gettato nuova luce sulle circostanze della scomparsa, suggerendo che Emanuela potrebbe essere stata indotta ad andarsene con qualcuno di cui si fidava.

Emanuela Orlandi – Pietro Orlandi

La testimonianza di Meneguzzi

Durante l’audizione parlamentare, Meneguzzi ha espresso una convinzione profonda: Emanuela non avrebbe mai seguito uno sconosciuto. “Non ho elementi oggettivi per dirlo, ma ciò di cui sono assolutamente convinto è che Emanuela quel giorno andò via con qualcuno di cui si fidava moltissimo. Non avrebbe mai seguito uno sconosciuto“, ha dichiarato Meneguzzi. Queste parole mettono in dubbio l’ipotesi di un allontanamento volontario, che Meneguzzi ha definito “del tutto irrealistica“. Come riportato da agi.it

Meneguzzi ha rievocato i giorni successivi alla scomparsa, descrivendo la frenetica ricerca e l’apparizione sorprendente degli agenti dei servizi segreti. “Si presentarono in Vaticano Giulio Gangi (007 del Sisde, ndr) e due suoi colleghi. Gangi lo conoscevo per via del mio lavoro alla Camera, e lui mi aveva sentito parlare della scomparsa di Emanuela“, ha spiegato. Tuttavia, Meneguzzi ha respinto le voci secondo cui Gangi conoscesse sua sorella Monica prima della scomparsa, sottolineando che era solo una ragazzina all’epoca. Come riferito da agi.it

Nuove prospettive sulla scomparsa di Emanuela Orlandi

Meneguzzi ha condiviso una sua teoria sulla scomparsa di Emanuela, discostandosi dalle ipotesi di una trama internazionale. “Io da anni ho una mia idea che dietro la scomparsa di Emanuela non ci sia una trama internazionale, che non sia il caso di volare troppo alto: la pista per me è molto più terrena e più grave,” ha affermato. Ha anche espresso il suo sconcerto per il fatto che la famiglia Orlandi escluda l’ipotesi di un predatore con fini sessuali, suggerendo che la verità potrebbe essere più semplice e orribile di quanto si pensi. Come ripreso da agi.it

La sorella di Emanuela, Monica, ha chiesto che la sua audizione sia secretata, aggiungendo un ulteriore strato di mistero a questo caso già complesso. Mentre la commissione parlamentare continua le sue indagini, le dichiarazioni di Meneguzzi potrebbero offrire nuovi spunti per scoprire finalmente la verità sulla scomparsa di Emanuela Orlandi.

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