Caso Ferragni-Balocco, l'Antitrust torna all'attacco: "Penalizza i consumatori"
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Caso Ferragni-Balocco, l’Antitrust torna all’attacco: “Penalizza i consumatori”

Chiara Ferragni

L’Antitrust ritorna ad affrontare il caso di marketing ingannevole “Pandoro Pink Christmas” con Chiara Ferragni e Balocco.

Durante la presentazione della Relazione annuale dell’Agcm, Roberto Rustichelli, presidente dell’Antitrust, è ritornato sul caso Balocco-Ferragni.

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Il presidente dell’Antitrust ha evidenziato una crescente preoccupazione per le pratiche di marketing che confondono sponsorizzazione e atti di beneficenza: “La commistione tra sponsorizzazione e beneficenza penalizza i consumatori“.

Chiara Ferragni
Chiara Ferragni

L’Antitrust ritorna sul caso Ferragni-Balocco

Nel mirino dell’Antitrust, come riportato da Tg24.sky.it, è finito il caso del “Pandoro Pink Christmas”, una collaborazione tra la famosa influencer Chiara Ferragni e l’azienda dolciaria Balocco.

Rustichelli ha chiarito: “Meritano i procedimenti volti alla repressione di comportamenti scorretti in relazione alle recensioni online e le istruttorie condotte nel settore dell’influencer marketing.“.

Inoltre, continua: “Il comportamento dei consumatori può essere indebitamente pregiudicato da una comunicazione fondata su una ambigua commistione tra sponsorizzazione e iniziative di beneficenza, inducendoli a credere – contrariamente al vero – di contribuire all’iniziativa benefica attraverso l’acquisto del prodotto“.

Dettagli dell’istruttoria sul “Pandoro Pink Christmas”

L’indagine condotta dall’Antitrust ha rivelato che le affermazioni sulla donazione legata alle vendite del “Pandoro Pink Christmas” erano fuorvianti.

Rustichelli ha specificato: “L’Autorità ha accertato che la donazione pubblicizzata come legata alle vendite del “Pandoro Pink Christmas” era stata fatta dalla sola Balocco diversi mesi prima del lancio del prodotto sul mercato, per un ammontare in cifra fissa“. Ciò conferma che: “Alcuna partecipazione diretta dell’influencer coinvolta all’iniziativa benefica“.

In seguito a questo caso, l’Antitrust ha cominciato a dubitare della modalità con cui gli influencer condividono le proprie esperienze di consumo attraverso i social media.

La strategia promozionale delle imprese si è quindi adeguata al nuovo contesto, valorizzando le recensioni dei consumatori nella commercializzazione di prodotti o servizi, ovvero sfruttando la visibilità degli influencer, che sono in grado di raggiungere con i propri messaggi un numero elevato di potenziali acquirenti“, ha concluso il presidente dell’Antitrust, Rustichelli.

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ultimo aggiornamento: 17 Aprile 2024 18:58

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