Rimborsopoli, nel Movimento Cinque Stelle tiene banco il caso Giulia Sarti. L’inchiesta delle Iene: soldi spese anche per filmini hard?
Continua a far discutere il caso Rimborsopoli che ha gettato un’ombra sul Movimento Cinque Stelle. I riflettori dell’opinione pubblica sono tutti puntati su Giulia Sarti, che non avrebbe mai denunciato il suo ex collaboratore Bogdan Tibusche per non aver restituito i soldi che ogni esponente del Movimento è tenuto a restituire.
Le Iene sul caso Giulia Sarti: soldi al padre della pentastellata e per la sua campagna elettorale
Proprio sul caso Giulia Sarti si è dedicato Filippo Roma de Le Iene. Tibusche, raggiunto dai microfoni del noto programma televisivo (oltre che dai magistrati) ha fatto sapere che 7mila euro sarebbero andati al padre della Sarti per la ristrutturazione della casa e l’acquisto di un’auto, 4.200 per la campagna elettorale e 4mila per “i videocontrolli di Dedo e Luca”.
E spunta una chat in cui si menzionano video hard. Casalino: La Sarti si è nascosta dietro il mio nome
Inoltre dalle chat di Tibusche emergerebbe anche una conversazione avuta con un amico di presunti video hard ripresi dalle telecamere piazzate nella camera da letto della Sarti.
Le dichiarazioni di Tibusche rappresentano una testimonianza e, almeno per il momento, non una prova. Nuovi dettagli emergeranno in seguito alle udienze della stessa Sarti davanti ai giudici che si occupano del caso.
Nella bufera anche il portavoce del Movimento Cinque Stelle Rocco Casalino che nei giorni scorsi aveva fatto sapere di non essere preoccupato per la sua posizione nella vicenda.