Caso Giulio Regeni: il medico legale rivela tutti i dettagli delle torture subite

Caso Giulio Regeni: il medico legale rivela tutti i dettagli delle torture subite

Dettagli scioccanti rivelati durante il processo agli agenti segreti egiziani implicati nella morte di Giulio Regeni.

Il caso di Giulio Regeni, il ricercatore italiano brutalmente ucciso in Egitto, continua a suscitare indignazione e domande senza risposta. Le ultime rivelazioni emerse in aula durante il processo ai danni di quattro agenti dei servizi segreti egiziani mettono in luce la crudezza delle torture subite da Regeni e le gravi inadempienze delle indagini iniziali, come riportato da ansa.it.

Giulio Regeni

L’omicidio di Giulio Regeni

Secondo quanto riferito da ansa.it, Vittorio Fineschi, medico legale e consulente della Procura di Roma, ha presentato in aula dettagli scioccanti. Durante l’autopsia, condotta l’8 febbraio 2016, furono riscontrati evidenti segni di percosse, bruciature, e altre forme di violenza fisica estrema. Fineschi ha sottolineato come le condizioni del corpo fossero coerenti con metodi di tortura crudeli e premeditati: “Abbiamo riscontrato quasi tutte le torture messe in atto in Egitto e descritte nella letteratura scientifica egiziana: pugni, calci, uso di mazze, bruciature“.

Particolarmente sconcertante è stato il ritrovamento di fratture multiple ai piedi di Regeni, causate da bastonate continue e mirate. Una pratica di tortura già documentata in precedenti studi egiziani del 2009 e 2010, come riporta ansa.it.

Standard investigativi

L’autopsia effettuata in Egitto subito dopo il ritrovamento del corpo è stata criticata aspramente. Fineschi ha evidenziato come gli standard minimi non fossero stati rispettati, con conclusioni affrettate e incompatibili con i segni evidenti riscontrati sul corpo di Regeni. Gli investigatori egiziani attribuirono la morte a un ematoma che avrebbe compresso il cervello, una spiegazione ritenuta insufficiente e inadeguata dal punto di vista medico-legale, come riportato da ansa.it.

La finestra temporale della morte di Regeni è stata stimata tra il 31 gennaio e il 2 febbraio del 2016, basandosi sul livello di potassio presente nel corpo al momento dell’autopsia. Come indicato dal tossicologo Marcello Chiarotti e riportato da ansa.it. Questo dato si è rivelato fondamentale per circoscrivere i giorni esatti delle ultime e fatali ore di vita di Regeni.