Caso Knox, la Corte di Strasburgo ha confermato la condanna all’Italia per aver violato il diritto della difesa dell’imputata.
STRASBURGO (FRANCIA) – Dopo la decisione sulla Sea Watch, la Corte di Strasburgo si è pronunciata anche sul ricorso del Governo italiano sul caso Knox. I giudici hanno deciso di confermare la condanna al nostro Paese per aver violato il diritto della difesa dell’imputata, che è stata definitivamente assolta per il diritto.
La prima sentenza era stata pronunciata il 24 gennaio 2019 e adesso è diventata definitiva. La Corte ha riconosciuto, quindi, il governo italiano di aver violato il diritto per la difesa di Amanda nell’indagine sull’omicidio di Meredith. Gli stessi giudici a gennaio avevano deciso di chiedere allo Stato di risarcire l’ex imputata per i danni morali subiti con un indennizzo di 10mila e 400 euro. La cifra sarà pagata nelle prossime settimane.
Caso Knox, la Corte di Strasburgo condanna l’Italia. Il legale: “Ora l’Italia deve risarcire Amanda”
La notizia della conferma della condanna è stata accolta con soddisfazione da parte di Carlo Della Vedova, uno dei legali di Amanda Knox. L’avvocato è stato contattato dai microfoni dell’ANSA: “Dai processi – specifica il difensore – è emerso che l’Italia ha causato un danno morale ad Amanda e ora la dovrà risarcire con oltre 10mila euro. Il diritto della difesa è stato violato quando è stata interrogata dalla polizia senza essere avvertita di essere indagata, non le è stato messo a disposizione un avvocato e nemmeno un interprete“.
“Amanda – conclude il suo legale – inizialmente è stata sentita come testimone ma in poco tempo è diventata indagata. Se fosse stata avvertita da subito e le fosse stato fornito un difensore le cose sarebbero andate diversamente. Ora il caso e chiuso. Si tratta di una sentenza giusta, siamo soddisfatti ma non sorpresi visto che ci aspettavamo la conferma della condanna“.
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