Caso La Russa jr: la legge non è uguale per tutti. Telefono senza sim e l’immunità…

Caso La Russa jr: la legge non è uguale per tutti. Telefono senza sim e l’immunità…

Cosa succede al presidente del Senato a seguito del caso La Russa jr, suo figlio, accusato di violenza sessuale?

Il caso La Russa jr fa ancora tanto parlare. Il figlio di Ignazio La Russa, Leonardo, è stato accusato di violenza sessuale insieme ad un amico ai danni di una 22enne che aveva denunciato i fatti che sarebbero avvenuti in discoteca la notte tra il 18 e il 19 maggio scorso.

La ragazza aveva poi raccontato agli inquirenti di essersi ritrovata la mattina seguente a casa del giovane figlio del presidente del Senato senza averne memoria.

Una vicenda che ha suscitato, inevitabilmente, diversa polemica, anche per via delle successive parole del noto politico che inizialmente aveva garantito l’innocenza di suo figlio ma soprattutto perché vi era stata, almeno apparentemente, una certa resistenza a fornire i telefoni utilizzati dal ragazzo per conversare con gli amici. In modo particolare si era creata grande tensione su una Sim di un cellulare intestata, in realtà, non a Leonardo bensì a suo padre Ignazio che gode dell’immunità parlamentare per il suo ruolo, cosa che aveva reso impossibile il suo sequestro.

In tale ottica, molti hanno subito parlato di dimissioni dovute da parte del presidente del Senato nel caso in cui non avesse messo a disposizione telefono e sim sottolineando come, di fatto, la legge non fosse uguale per tutti. Ad oggi sulla vicenda cellulare aleggia ancora un certo mistero dato che le analisi sui dispositivi dovrebbero iniziare solo in queste ore e pare che la sim in questione non sia stata consegnata (il dispositivo, invece, sì).

Caso La Russa jr: la sim e l’immunità

Ignazio La Russa

Dalle ultime notizie relative al caso La Russa Jr, sembra che le indagini e le analisi sui dispositivi mobili siano partite o debbano farlo in queste ore. L’obiettivo degli inquirenti sarà quello di comprendere e cercare informazioni utili tra le chat di Leonardo e degli amici per individuare passaggi decisivi sul caso.

Sarebbero, al momento, due i dispositivi al vaglio degli inquirenti, entrambi spontaneamente consegnati da Leonardo La Russa in Questura. Uno di questi, però, come anticipato, è senza sim in quanto intestata allo studio legale del padre Ignazio, presidente del Senato, coperto da immunità parlamentare.

Una situazione che non renderà impossibile l’analisi, anche perché sui telefoni, il salvataggio dei dati, nella maggior parte dei casi, avviene su cloud.

Di fatto, quindi, Ignazio La Russa non avrebbe dato l’ok all’analisi della sim “immune”, situazione che, se confermata, darebbe adito a nuove polemiche e, soprattutto, metterebbe di nuovo in gioco il tormentone sulle sue dimissioni confermando, a detta di molti, l’evidenza: la legge non è uguale per tutti.

Argomenti