Liliana Resinovich: accuse del fratello Sergio a Sebastiano Visintin
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Direttore: Alessandro Plateroti

“So chi l’ha uccisa”: il caso Liliana Resinovich vicino alla svolta

Liliana Resinovich

Possibile svolta per il caso Liliana Resinovich: nuove accuse e rivelazioni potenzialmente decisive sulla scomparsa della donna.

Non solo le novità in merito alla data e le cause della morte: il caso Liliana Resinovich, la donna di 63 anni scomparsa il 14 dicembre 2021 e il cui corpo fu trovato il 5 gennaio 2022 nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico San Giovanni di Trieste, in Friuli Venezia Giulia, potrebbe essere alla sua svolta. Infatti, il fratello della vittima, il signor Sergio, avrebbe le idee chiare su chi ha ucciso la povera Lilly.

piedi di un cadavere in obitorio

Liliana Resinovich: il cadavere e le ferite

Intervistato da Repubblica, il fratello di Liliana Resinovich, il signor Sergio, non ha fatto giri di parole per descrivere il corpo della vittima: “Il viso di mia sorella era sfigurato dalle botte, come se avesse fatto a pugni con Mike Tyson. Prima di venire soffocata, Lilly è stata selvaggiamente pestata”, ha detto. Al netto di questo, le lesioni potrebbero anche essere frutto dell’esposizione del corpo all’aperto. Sull’argomento, Sergio ha spiegato: “I periti che hanno lavorato con lei lo escludono”.

Mia sorella non si sarebbe mai uccisa. Quando è scomparsa era in un momento di particolare felicità. Dieci giorni prima di essere uccisa mi aveva detto che voleva portare a Londra mia figlia Veronica”. Secondo Sergio, il caso della morte della sorella è vicino alla svolta: “Sento che presto avremo anche quelle e un assassino libero in meno“.

Le accuse di Sergio: chi ha ucciso Liliana

Importanti, invece, i passaggi con le accuse dirette di Sergio a Sebastiano Visintin, all’inizio non menzionato ma figura chiamata in causa indirettamente: “Non faccio nomi. Dico che una sola persona aveva interesse a far sparire e poi ritrovare il suo cadavere. Chiunque altro si sarebbe sbarazzato del corpo, rendendolo introvabile per sempre. Solo una persona aveva invece bisogno, dopo un po’ di tempo, di farlo riapparire”.

In questo senso, Sergio Resinovich ha aggiunto riferendosi a Visintin: “Pochi giorni dopo la scomparsa, mentre diceva a tutti che Lilly si era allontanata, mio cognato mi ha convocato e in auto mi ha detto che lui, da solo, economicamente non poteva vivere. Mi ha detto: ‘Prendo solo 560 euro al mese di pensione, non ce la faccio’. Liliana non c’era più, la cercavamo disperati e lui già pensava solo ai suoi soldi“.

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ultimo aggiornamento: 4 Marzo 2025 13:15

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