Caso Marrazzo, condannati quattro carabinieri

Caso Marrazzo, condannati quattro carabinieri

Caso Marrazzo, condannati quattro carabinieri coinvolti nella vicenda legata all’ex presidente della Regione Lazio.

Nuovi sviluppi nel caso Marrazzo, con i giudici che hanno notificato la condanna per quattro carabinieri coinvolti nella vicenda legata all’ex presidente della Regione Lazio. Il politico era stato ricattato per evitare la diffusione di un video che lo ritraeva in compagnia di una transessuale.

Caso Marrazzo, condannati quattro carabinieri

Due militari dell’Arma sono stati condannati a dieci anni, un terzo carabiniere a sei anni e sei mesi mentre l’ultimo è stato condannato a tre anni. I giudici hanno invece assolto Testini, Simeone e Tagliante, in servizio nella stazione dei carabinieri di Trionfale. Per i tre è caduta l’accusa di associazione a delinquere. Riconosciuta invece per i tre l’accusa di concussione ai danni di Piero Marrazzo. Terstini, Simeone e Tagliante sarebbero inoltre responsabili una rapina a un transessuale. Secondo l’accusa, nel corso di una perquisizione, i tre avrebbero rubato una serie di oggetti tra cui un orologio e un Ipod. Per i tre la condanna prevede il pagamento di una multa e l’interdizione dai lavori nella pubblica amministrazione.

Fonte foto: https://www.facebook.com/Piero-Marrazzo

Il legale di Piero Marrazzo: gli imputati, disonorando la propria divisa, si sono resi responsabili di un ignobile sopruso e di un vile ricatto criminale

Il legale di Piero Marrazzo ha fatto sapere che il suo assistito è soddisfatto per la decisione dei giudici. ““La sentenza riconosce in pieno la colpevolezza degli imputati che, disonorando la propria divisa, si sono resi responsabili di un ignobile sopruso e di un vile ricatto criminale – ha dichiarato l’avvocato come riportato dall’Ansa. Anche in questo momento da uomo delle Istituzioni, da giornalista del servizio pubblico e, soprattutto, da cittadino perbene, Piero Marrazzo tiene a ribadire la propria massima considerazione nell’Arma dei carabinieri che è, insieme a lui, la vittima principale dei crimini commessi da questo manipolo di mele marce”.