Caso Orlandi, il mistero dell'audiocassetta: "Qualcosa di lugubre"
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Caso Orlandi, il mistero dell’audiocassetta: “Qui c’è qualcosa di lugubre”

Emanuela Orlandi - Pietro Orlandi

A “Chi l’ha visto” hanno provato a interpretare la voce registrata e la sua veridicità.

Il caso di Emanuela Orlandi, cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno 1983, continua a far discutere. Presenti ancora oggi diversi colpi di scena, teorie e testimonianze che il Vaticano sta cercando di chiarire. Di conseguenza, la Santa Sede ha avviato una nuova inchiesta sulla vicenda e la trasmissione “Chi l’ha visto?” ha preso in esame alcuni presenti depistaggi, tra cui un’audiocassetta.

Fare luce sull’audiocassetta: una star a luci rosse e un critico cinematografico

Gli inquirenti hanno ricevuto il nastro presso la sede dell’Ansa a Roma e, secondo loro, conteneva solo filmati per adulti. Tuttavia, la famiglia di Emanuela Orlandi ritiene che in alcune parti del nastro possa esserci la sua voce.

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Pietro Orlandi
Pietro Orlandi

ll giornalista Francesco Paolo Del Re ha allora consultato due esperti in materia: Jessica Rizzo, ex attrice a luci rosse ora produttrice e Marco Giusti, critico cinematografico.

La Rizzo ha ascoltato il nastro ed è apparsa piuttosto turbata. Secondo lei, i suoni non erano del tutto urla di piacere. Tali suoni sono di solito accompagnati da parole di eccitazione. Tuttavia, questo nastro sembrava avere un tono molto più minaccioso. “Qui avverto qualcosa di lugubre“.

Marco Giusti, ascoltando il nastro, ritiene che la qualità del suono di un vecchio film per adulti dovrebbe essere migliore, e non lo considera nemmeno un film dell’orrore. Pietro Orlandi, che ha assistito alla trasmissione, ha ricordato che gli analisti del Sismi hanno confermato l’autenticità del secondo nastro e che è molto probabile che la voce appartenga a Emanuela Orlandi.

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ultimo aggiornamento: 12 Maggio 2023 15:52

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