Caso Pedrazzini. Oliva: “La signora Marta ha ancora molto da raccontare”

Caso Pedrazzini. Oliva: “La signora Marta ha ancora molto da raccontare”

Stamane, il programma tv “Mattino5”, ha riportato ulteriori news, sul caso Giuseppe Pedrazzini, il 77enne ritrovato inerme in un pozzo.

Il famoso contenitore tv, targato Mediaset, ha rievocato la tragica morte del 77enne, trovato inerme all’interno di un pozzo, presso la località di Toano, area pertinente la provincia di Reggio Emilia.

Le più recenti novità, riguarderebbero l’autopsia eseguita sul corpo di Giuseppe Pedrazzini. Le analisi effettuate sulle membra dell’uomo, escluderebbero che questo sia stato abbandonato nel pozzo, ancora in vita. Ipotesi assolutamente da scartare, in quanto all’interno dei polmoni di Giuseppe, non è stata trovata alcuna traccia di acqua. Pedrazzini sarebbe, quindi, deceduto all’interno delle mura domestiche, anche se le dinamiche della morte, restano tuttora oscure.

Polizia locale

Ospite della puntata mattutina di Mattino5, la criminologa Anna Vagli. L’esperta, avrebbe esaminato le recenti interviste, rivolte alla figlia di Giuseppe, Silvia e al genero di questo.

I pareri degli esperti, sul caso Pedrazzini

La Vagli si è così espressa: “E’ il sorriso del bugiardo, se prestate attenzione, lui ride e viene coinvolta solo la parte del volto ed è prolungato. Silvia arriccia la bocca, stanno infarcendo il racconto, sbattono gli occhi su tanti aspetti e questo, per un esperto comportamentale, farebbe scattare dei provvedimenti”.

Ad esprimere un pensiero al riguardo, è anche Marco Oliva. Rispetto le dichiarazioni di Marta, moglie del Pedrazzini, questo aggiunge: ” Sono convinto che Marta non ha detto tutto. C’è ancora molto da scoprire quindi? Lo sapremo senza dubbio nei prossimi giorni, visto che le indagini sembrerebbero essere vicine ad un punto di svolta”.

L’avvocato Anna Maria Bernardini De Pace, dice la sua, nel corso della trasmissione: “Nella mia attività professionale, vedo spesso queste dinamiche famigliari malate, quando ci sono i figli grandi già sposati che vivono con i genitori. Ad un certo punto, non so se per vergogna o che cosa, guardate anche le figlie della Ziliani (la vigilessa uccisa a Temù dalle figlie e dal fidanzato), alla fine eliminano i genitori. I figli ad un certo punto devono rendersi indipendenti, la convivenza porta a questi drammi”.

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