Caso Procure, due dei quattro consiglieri togati autosospesi hanno rassegnato le dimissioni dalla sezione disciplinare.
ROMA – Il caso Procure fa altre vittime. Dopo la sospensione dei giorni scorsi, Gianluigi Molini e Paolo Criscuoli hanno rassegnato le dimissioni dalla Sezione Disciplinare. Una decisione accettata dal CSM che ha convocato con urgenza un plenum per indicare i sostituti.
Si tratta di una novità molto importante per quanto riguarda la vicenda delle Procure. La decisione, infatti, è arrivata dopo che il Procuratore Generale della Cassazione ha promosso l’azione disciplinare nei confronti dei consiglieri autosospesi per gli incontri avuti con Palamara e i deputati Ferri e Lotti sulla nomina del nuovo procuratore di Roma.
Caso Procure, interviene il Quirinale: “Mattarella non è mai intervenuto sulle nomine”
Sul caso Procure è intervenuto anche il Quirinale con una nota, riportata da Sky TG24: “Il presidente Sergio Mattarella non ha mai parlato con alcuno di nomine di magistrati né è mai intervenuto per esse. Gli unici interventi sono stati di carattere generale, per richiamare il rispetto rigoroso dei criteri e delle regole preposte alle funzioni del CSM. Inoltre l’unico incontro con Luca Lotti da quando è cessato dalla carica di ministro è avvenuto il 6 agosto 2018 attraverso una visita di congedo, come avvenuto anche per altri ministri“.
Caso Procure, le indagini proseguono
Il caso Procure nelle prossime settimane potrebbe avere delle importanti novità. Le indagini, infatti, proseguono e a breve altri magistrati potrebbero rassegnare le dimissioni. Una vicenda che ha investito il Csm e il plenum è chiamato a cercare di garantire la massima imparzialità.
E’ stato convocato un plenum per nominare i due sostituti degli ultimi dimissionari. Ma gli interrogatori previsti a breve potrebbero portare alla luce altri scandali con i giudici che rischiano di essere coinvolti in uno scandalo molto grande.
