Alec Baldwin assolto dall’accusa di omicidio sul set di “Rust” per un vizio procedurale: la denuncia del giudice al PM.
L’attore Alec Baldwin è stato recentemente assolto dall’accusa di omicidio colposo per la morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins, avvenuta sul set del film “Rust”.
La tragedia si era verificata nell’ottobre 2021 in New Mexico, quando Baldwin aveva sparato con una pistola che avrebbe dovuto essere caricata a salve.
Ma che invece conteneva un proiettile vero che, come riportato da Open, ha ferito anche il regista del film, Joel Souza.
L’assoluzione di Alec Baldwin per un vizio procedurale
Il giudice Mary Marlowe Sommer ha annullato il processo a causa di un grave vizio procedurale: l’accusa non aveva inoltrato alla difesa i proiettili relativi all’omicidio.
La giudice ha denunciato un comportamento “vicino alla malafede” da parte del pubblico ministero, descrivendolo come “una condotta altamente pregiudizievole nei confronti dell’imputato“.
Il famoso attore Alec Baldwin, presente in aula, è scoppiato in lacrime alla lettura della sentenza. Le immagini sono subito spopolate sui social.
L’indagine aveva cercato di stabilire come i proiettili veri fossero finiti nella pistola utilizzata da Baldwin, senza però giungere a una conclusione chiara.
Gli avvocati dell’attore hanno accusato la polizia di aver nascosto delle prove cruciali. All’inizio del 2024, lo sceriffo di Santa Fe aveva ricevuto un lotto di proiettili da un agente di polizia, sostenendo che fossero quelli dell’omicidio.
Tuttavia, questi proiettili non erano mai stati trasmessi alla difesa, impedendole così di esaminarli adeguatamente.
Un possibile nuovo processo
Secondo Carl Tobias, professore di diritto all’Università di Richmond, l’annullamento del processo non elimina la possibilità di istruire un altro processo.
“I pubblici ministeri potrebbero tentare in un modo o nell’altro di lanciare un appello straordinario. Ma non credo che una corte d’appello sarebbe d’accordo con il pubblico ministero“, ha spiegato Tobias.
Nel frattempo, l’addetta alle armi di “Rust”, Hannah Gutierrez-Reed, è stata processata separatamente e condannata a 18 mesi di prigione nell’aprile scorso. Anche lei ha fatto appello contro la sentenza, contestando le conclusioni del processo a suo carico.