Caso scommesse nel calcio: l’inchiesta si allarga, Corona svela tutto

Caso scommesse nel calcio: l’inchiesta si allarga, Corona svela tutto

Fabrizio Corona svela ulteriori dettagli: oltre 10 calciatori e diversi procuratori coinvolti, l’inchiesta scommesse.

L’esperto di scandali e ex re dei paparazzi, Fabrizio Corona, ha recentemente rivelato nuovi dettagli riguardo al crescente caso di scommesse illegali nel calcio. Secondo le sue dichiarazioni, almeno altri 10 calciatori e 5-6 procuratori sarebbero coinvolti in questa vicenda. Queste rivelazioni, fatte in un’intervista a Il Corriere della Sera, hanno portato alla luce l’esistenza di “bische clandestine” e il coinvolgimento di “cinque-sei” squadre di calcio. Tuttavia, Corona ha chiarito di non poter rivelare i nomi specifici “altrimenti vengo indagato”.

Fabrizio Corona

Inchieste parallele e rivelazioni giornalistiche

Corona ha inoltre ammesso di collaborare per la “prima volta” con la Procura, sottolineando che ci sono “praticamente due inchieste parallele” in corso. Gli inquirenti, infatti, erano già a conoscenza di alcuni nomi, ma avrebbero aspettato ulteriori sviluppi se non fosse stato per le informazioni rilasciate da Dillinger, il sito di informazione gestito da Corona. Quest’ultimo ha assicurato che non ci sono talpe tra gli investigatori e che le sue rivelazioni sono frutto di “lavoro giornalistico”. Ha inoltre annunciato una nuova “rivelazione” attraverso una storia sul suo profilo Instagram, fissando un appuntamento per le 16 sul suo sito.

Reazioni e commenti dal mondo dello sport

Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla vicenda, sottolineando l’importanza dell’etica e dell’integrità nello sport. Ha dichiarato: “La gente mi dice: mi sento tradita e delusa. Questa vicenda rappresenta uno shock per tutti noi e ci ricorda che l’educazione e la moralità sono valori fondamentali che non dovrebbero mai essere compromessi“.

L’indagine sulle presunte scommesse illecite dei calciatori si innesta su un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Torino, avviata nel 2022. Durante gli accertamenti, sono state scoperte tracce di puntate su siti internet non autorizzati, rientrando così nelle competenze della Dda