Il caso Siri tiene banco nella maggioranza. Il figlio di Arata assunto da Giorgetti a Palazzo Chigi. M5s: “Salvini sapeva?”.
ROMA – Nuova svolta nel caso Armando Siri. Secondo quanto riportato dai media nazionali il figlio di Paolo Arata – imprenditore indagato per corruzione – è stato assunto da Giancarlo Giorgetti a Palazzo Chigi nel Dipartimento programmazione economica.
Notizia che ha subito suscitato la reazione del MoVimento 5 Stelle che con una nota chiede spiegazioni al vicepremier Matteo Salvini: “La domanda – si legge nel comunicato riportato dal sito di La Repubblica – che, per una questione di opportunità politica, ci poniamo, è se Salvini fosse a conoscenza di tutto questo. Ci auguriamo e confidiamo che il leader della Lega sappia fornire elementi utili a chiarire ogni aspetto. Non solo al M5s, con cui condivide un impegno politico ma anche ai cittadini“.
Sulla questione il Partito Democratico ha chiesto un’interrogazione parlamentare al premier Conte.
Caso Siri, la Lega risponde a M5s: “Basta polemiche, Federico Arata è una persona preparata”
Non si è fatta attendere la risposta della Lega: “Parlamentari e ministri – si legge in una nota – continuano a lavorare anche in questi giorni di festa. Non rispondono a polemiche e insulti che si sgonfieranno nell’arco di qualche ora. Federico Arata è una persona preparata“.
Caso Siri, il leghista: “Io sono tranquillo. I grillini mi usano come carne da macello”
Nella giornata odierna sono arrivate altre dichiarazioni di Armando Siri: “La mafia, i mafiosi, ma che ne so io che c’è uno dietro che è un mafioso? Non sono mai stato a Palermo, mai stato a Trapani. Io lavoro. Certo, che mi chiamano dalle categorie. Tutti i giorni mi chiedono qualcosa. Io non so nulla e non ho mai preso un soldo da nessuno. Dimissioni? Una cosa folle. Non esiste e la Lega è compatta. So di non aver fatto nulla“.