Attraverso il suo blog il M5s pone quattro domande alla Lega sul caso Siri. Una vicenda che i grillini paragonano alla vicenda Boschi.
ROMA – Il Consiglio dei ministri è alle porte ma Lega e M5s continuano ad essere sempre più ai ferri corti. Il caso Siri continua a tenere banco nella maggioranza con i grillini che attraverso il proprio blog pongono quattro quesiti agli esponenti del Carroccio ai quali gli esponenti leghisti dovranno rispondere nelle prossime ore.
“Questi sono fatti e circostanze che ci spingono – si legge – a fare quattro domande alla Lega. Quali sono i reali rapporti tra Siri, la Lega e Paolo Arata?“.
“Perché il sottosegretario Siri ha presentato più volte delle proposte, sempre bloccate e rispedite al mittente dal MoVimento 5 Stelle, per incentivare l’eolico? Per quale fine?“.
“Perché Siri si è contraddetto, cambiando versione più volte?“.
“Il figlio di Arata è stato assunto da Giorgetti presso il Dipartimento della programmazione economica. Giorgetti sapeva che era figlio di Arata e dei rapporti del padre con Nicastri?“.
Di seguito il tweet con il post del M5s
Il caso Siri e il paragone con la vicenda Boschi
Nel lungo post il MoVimento fa un paragone con il caso Siri che sicuramente non piacerà alla Lega: “Perché mai, altrimenti, avremmo dovuto alzare le barricate contro l’ex ministro Boschi? Perché mai avremmo dovuto indignarci di fronte al caso Consip? Perché mai avremmo dovuto chiedere la sospensione di un nostro assessore a Roma nelle stesse ore in cui circolava addirittura la richiesta di archiviazione da parte della Procura, com’è accaduto di recente?“.
“Lo abbiamo fatto – concludono i grillini – perché i reati contestati e le situazioni di riferimento avevano un certo peso specifico. Ed è partendo da questo approccio che una forza politica può arrogarsi il diritto di parlare di questione morale e di opportunità politica“.