Il caso Siri agita il governo. Giuseppe Conte si schiera dalla parte del Movimento Cinque Stelle, malumore di Matteo Salvini e della Lega.
Il premier Giuseppe Conte ha fatto scacco alla Lega sul caso Siri. Il capo del governo ha fatto sapere in conferenza stampa di ritenere opportune le dimissioni del sottosegretario leghista, appoggiando quindi la richiesta del Movimento Cinque Stelle.
Caso Siri, Giuseppe Conte dalla parte del Movimento Cinque Stelle. Malumore di Salvini, ma il governo non cade (per ora).
La decisione di Conte non ha fatto piacere a Matteo Salvini, anzi, il quale ha ribadito la sua idea secondo cui un paese civile aspetterebbe le decisioni delle autorità competenti, quelle che lavorano nei tribunali e non a Palazzo Chigi.
Sembra difficile se non impossibile che il caso legato ad Armando Siri possa portare addirittura a una caduta del governo, ipotesi allontanata anche dallo stesso Salvini, ma di certo la questione sembra destinata ad allontanare ulteriormente il leader della Lega da Di Maio e Conte, lasciando aperte diverse ipotesi per il futuro immediato, quello che verrà dopo le elezioni europee del prossimo 26 maggio.
La mossa a sorpresa di Armando Siri
L’ultima carta però l’ha giocata proprio Armando Siri lanciandosi in un inaspettato all-in che nasconde un grande bluff o la consapevolezza di essere assolutamente estraneo ai fatti a lui imputati.
Il sottosegretario leghista ha infatti deciso di mettere la sua nomina sul piatto. Siri ha chiesto di essere ascoltato dai pm. Nel caso in cui non si dovesse procedere con l’archiviazione nei suoi confronti procederà con le dimissioni.