Governo diviso, i renziani lasciano il segno sul voto su Sozzani ‘allineandosi’ all’opposizione e tradendo le indicazioni della maggioranza. Ma tiratori franchi hanno sparato anche dal Pd e da LeU.
Sono meno di cinquanta i tiratori franchi che hanno portato alla prima frattura tangibile nel governo Pd-Movimento 5 Stelle, caduto sul voto sul caso Sozzani. La richiesta sull’autorizzazione a procedere nei confronti dell’esponente di Forza Italia si è trasformato in un terreno di scontro tra le forze di maggioranza, che partono da presupposti evidentemente differenti sulla Giustizia. Una differenza con cui dovrà fare i conti Bonafede quando metterà a punto la sua riforma.
Caso Sozzani, i renziani al fianco del Centrodestra
Nonostante il voto segreto, ci sono le prime accreditate ipotesi su chi abbia votato con il Centrodestra salvando Sozzani dai domiciliari. Avrebbero votato contro l’autorizzazione a procedere i renziani, che si guadagnano così le prime pagine dei giornali a poche ore dalla nascita del nuovo partito dell’ex premier.
LeU garantista, spazio al voto di coscienza
LeU, che rappresenta la sinistra garantista, ha dato carta bianca ai propri esponenti favorendo il voto di coscienza a quello di partito E qualche tiratore franco ha sparato anche da questi banchi.
La frattura nel Movimento 5 Stelle
Il caso Sozzani riporta alla luce anche la frattura all’interno della fazione pentastellata. Anche nel MoVimento qualcuno ha tradito le direttive di Luigi Di Maio andando a regalare voti preziosi al Centrodestra, che quasi non credeva nel successo finale.
Caso Sozzani, inizia la caccia all’uomo per provare a capire chi abbia votato contro la linea del governo
Nel governo è iniziata la caccia all’uomo per provare a capire chi abbia votato come. Il voto segreto rende impossibile o quasi arrivare a fare un quadro completo della situazione. Il Pd prova a rassicurare gli alleati pentastellati facendo sapere che i problemi sono tutti nella nuova ala renziana e chi dai banchi del Pd solo pochi hanno voltato le spalle alle indicazioni della maggioranza.