A bordo dell’auto che ha colpito Francesco Valdiserri, c’era anche un 21enne che ha fornito agli inquirenti la ricostruzione dell’accaduto.
Francesco Valdiserri è il giovane 18enne figlio di due noti giornalisti del Corriere della Sera ucciso durante i giorni scorsi. Datan Pensa era a bordo della Suzuki Swift di Chiara Silvestri, la 24enne sotto effetto di droghe e alcol che ha investito Francesco. Il racconto del testimone chiave: “Lei non si è distratta con il cellulare, stavamo correndo. Poi la svolta e lo schianto”. Il giovane si trovava all’interno dell’auto che ha ucciso Francesco, seduto al posto del passeggero.
Datan Pensa ha fornito la sua versione al pm, ricostruendo il fatale incidente che ha condotto alla morte il 18enne il 19 ottobre scorso. Durante la deposizione, Chiara Silvestri, alla guida dell’auto, aveva dichiarato agli inquirenti di aver bevuto e di non ricordare nulla dello schianto.
La ricostruzione del 21enne
Stando alla versione fornita da Datan Pensa, di 21 anni, l’incidente sarebbe avvenuto a causa dell’elevata velocità e di una manovra azzardata. La ricostruzione del 21enne: “Sono ancora molto provato. Mi sono reso conto di non poter fare niente purtroppo, dice.
E prosegue: “Chiara non si è distratta, è stato un problema di guida, io non ho visto il contachilometri. Ho capito all’ultimo quanto stava per accadere e poi ho aperto lo sportello”. In un primo momento, gli inquirenti avevano supposto che la 24enne si fosse distratta alla guida utilizzando il cellulare. Ma secondo quanto dichiarato dal passeggero all’interno dell’auto, l’incidente sarebbe avvenuto a causa dell’elevata velocità con cui i due viaggiavano.
Stando alla versione del 21enne, i due stavano correndo troppo ed una manovra azzardata avrebbe causato l’incidente. Sia Chiara Silvestri che Datan Pensa si sono accorti all’ultimo di ciò che stava accadendo. La Silvestri avrebbe girato all’ultimo momento, e perdendo aderenza con l’asfalto sarebbe finita sul marciapiede, travolgendo e uccidendo Francesco Valdiserri.
Adesso, anche alla luce di questa testimonianza, è attesa la perizia irripetibile sul telefono cellulare della giovane 24enne. Attraverso la perizia gli inquirenti accerteranno se durante gli istanti prima dell’incidente la giovane abbia utilizzato o meno il telefono cellulare. In seguito anche l’auto – già sotto sequestro – verrà analizzata.