Il ministro del Turismo aveva scongiurato di non aver ricevuto avvisi di garanzia durante il suo intervento in Parlamento.
Daniela Santanchè ha mentito al Senato? Secondo Il Fatto Quotidiano sarebbe proprio così. Il giornale, infatti, riflette su quanto affermato dal ministro del Turismo durante il suo intevento in parlamento, in cui aveva scongiurato di non aver ancora ricevuto avvisi di garanzia in merito al caso Visibilia.
Secondo quanto scritto dal Fatto, però, ci sarebbe un verbale di un’assemblea dell’azienda della Santanchè che affermerebbe l’esatto contrario. La riunione, avvenuta lo scorso 27 marzo, aveva visto l’approvazione del bilancio 2021 e aveva nominato alcune “informazioni di garanzia”, comunicate quasi un mese prima, il 2 marzo.
Le notifiche delle forze dell’ordine
Daniela Santanchè ha guidato Visibilia come amministratrice nello spazio temporale che va dal 23 gennaio 2012 al 7 agosto 2019 ed oggi è ancora azionista di maggioranza con il 95% dell’azienda. Il ministro ha partecipato ad un’assemblea del 18 marzo in cui si era discusso anche di un fatto di cronaca: “In data 9 novembre 2022 il Nucleo di Polizia Economico-finanziaria di Milano ha notificato alla società i seguenti provvedimenti: Decreto di perquisizione locale, ispezione e sequestro, artt. 247, comma 1-bis, e 250 cod. proc. pen.; Ordine di esibizione di atti e documenti art. 256 cod. proc. pen“.
Chi verbalizza, inoltre, scrive che “in data 2 marzo 2023 il Nucleo di Polizia Economico-finanziaria di Milano, in esecuzione del ‘decreto di sequestro’ e ‘informazione di garanzia’ emesso nell’ambito del procedimento penale sopra richiamato, si è recato presso i locali della società al fine di acquisire dettagli relativi agli stanziamenti per fatture da emettere e note credito da ricevere effettuati dalla società negli esercizi dal 2014 al 2019“, periodo compreso dall’amministrazione Santanchè.
